Salute, allarme specialisti ambulatoriali: 4.000 a rischio

MeteoWeb

medicoNei prossimi 5 anni rischiano di mancare all’appello circa 4mila specialisti ambulatoriali del Servizio sanitario nazionale. La stima emerge dall’ampia ricerca svolta dall’Università Ca’ Foscari per conto del Sumai-Assoprof sullo stato e le prospettive della specialistica ambulatoriale interna al sistema pubblico, presentata al 47 esimo congresso Sumai, in corso a Perugia. Blocco del turnover in metà delle Regioni e precariato galoppante tra i più giovani, combinate al fatto che il 36% dei professionisti over 60 andrà in pensione nei prossimi 5 anni sono le ragioni principali di questo possibile scenario se non s’invertirà la rotta, “ma soprattutto la fotografia di una professione che sta vivendo sulla propria pelle il serio problema del mancato ricambio generazionale con il rischio che a pagarne le conseguenze siano prima di tutto i cittadini”, spiega il Sumai. All’indagine hanno preso parte circa 2.000 specialisti sui 17.000 totali (di cui 12mila iscritti al Sumai), solo il 7,6% del campione – rappresentativo della professione – e’ under 40, il 38,4% ha un’età compresa fra i 41 e i 55 anni, mentre il restante 54% ha più di 55 anni. Il rischio di “desertificazione’ riguarda gli ambulatori pubblici di specialistica visto che la quasi la totalità degli intervistati (92,7%) , infatti, lavora esclusivamente per una (o più) azienda sanitaria/ospedaliera (94,4% secondo i dati Enpam), il 2% è impiegato presso l’Inail (4,2% secondo i dati Enpam), mentre il restante 4,8% dichiara lavora in entrambe le tipologie di enti. Inoltre il 65% degli specialisti ambulatoriali, in linea con l’età media, lavora come interno da più di 10 anni, il 21% da 5 a 10 anni e il 14% da meno di 5 anni

Condividi