Oltre 400 uomini dell’aeronautica sono stati impegnati, nella base aerea di Poggio Renatico (Ferrara) nella Virtual flag 2014. L’esercitazione virtuale e’ quest’anno arrivata alla sesta edizione ed ha fatto un salto di qualita’: si e’ integrata con un’analoga esercitazione, la ‘Eagle Joker’ dell’Esercito, in corso in Puglia. E’ stato simulato uno scenario di crisi in un luogo fittizio (geograficamente ispirato alla Scandinavia) con un contesto geopolitico fatto di alleati, stati canaglia, nazioni in crisi. L’esercitazione segue una vera sceneggiatura, con azioni di guerra, piloti aerei da salvare, civili da mettere in sicurezza, attacchi improvvisi. Il vantaggio di esercitazioni di questo tipo e’ che, grazie alla simulazioni virtuali, si possono sperimentare situazioni ‘estreme’ che non sarebbero riproducibili nella realta’. Il tutto senza far volare un aereo e senza disturbare chi abita in zona. Un po’ come un gigantesco videogame che pero’ serve ai militari per imparare a decidere sulle reazioni da prendere in caso di crisi. “La novita’ di quest’anno – ha detto il generale Loris Giusti, comandante delle operazioni aeree della base di Poggio Renatico – e’ che per la prima volta ci siamo uniti all’esercito: questa esercitazione ha lo scopo di certificare la capacita’ di fare un’operazione di grossa portata. La simulazione che abbiamo messo in piedi fra la Puglia e l’Emilia e’ infatti schierabile in qualsiasi parte del mondo”.
Tecnologia, il nemico è virtuale: l’Aeronautica simula una crisi internazionale
