Non vi è alcun segno, neppure minimo, che l’eruzione dalle fessure dell’Holuhraun possa cessare né diminuire. La lava ricopre ora circa 47 km² e si accresce in larghezza, in quanto viene a mancare l’energia magmatica per svilupparsi in lunghezza.
Continua l’attività sismica al di sotto dei crateri e del vulcano Bardarbunga: il 29 settembre è stata rilevata una scossa magnitudo 5.5, mentre nella notte appena trascorsa è stata rilevata una scossa magnitudo 4.8 (s’intende tra le numerose altre scosse di minore rilievo).
Al momento, la lava fuoriuscita nell’Holuhraun è il doppio di quella relativa alle eruzioni del Kröflueldar, avvenute tra il 1974 e il 1984. Secondo il geologo Magnus Tumi Guðmundsson, la caldera del vulcano Bardarbunga è ormai collassata di 30 metri, mentre l’Icelandic Met Office conferma che la lava continua a scorrere dentro il fiume glaciale Jökulsá á Fjöllum. A causa delle cattive condizioni meteo, gli scienziati non hanno potuto proseguire con le osservazioni da vicino, rimandate probabilmente ancora per uno o due giorni.
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