E’ appena iniziata la conta dei danni ad Acireale, la cittadina catanese in ginocchio per i danni causati da una tromba d’aria. Il vento ha scoperchiato i tetti di edifici pubblici e di tante abitazioni, numerosi gli alberi sradicati e i pali dell’illuminazione divelti precipitati in strada. “Abbiamo chiesto lo stato di calamità alla Regione e il presidente Crocetta è già stato raggiunto all’Ars dalla notizia – dice il sindaco, Roberto Barbagallo -. Abbiamo danni enormi, l’unica cosa che ci consola è sapere che al momento non risultano né morti, né feriti gravi. Ci sono case letteralmente distrutte, a parte i tetti, sono crollati muri e il balcone di un palazzo nel centro, gente a bordo della propria auto è stata sollevata dalla forza del vento, è un miracolo che il bilancio sia questo”. Barbagallo poi racconta: “I vigili del fuoco, i volontari della protezione civile, gli uomini delle forze dell’ordine sono tutti in strada per rispondere alle emergenze, è un momento di grossa difficoltà, stiamo cercando di valutare quali strutture siano inagibili e stiamo allestendo la palestra del liceo scientifico ‘Archimede’ per accogliere gli sfollati e anche i padri camilliani metteranno a disposizione qualche stanza. Intanto gli uomini che abbiamo non bastano per mettere in sicurezza tutta l’area danneggiata. Ho contattato anche la prefettura, è necessario che ci inviino dei rinforzi”. Intanto è già stato attivato presso l’Area ‘Com’ di corso Italia l’Ufficio censimento danni, che si occuperà della verifica dei danni e della verifica dell’agibilità degli immobili.
Maltempo Acireale, il sindaco: danni enormi, chiesto lo stato di calamità
