Navetta “Virgin Galactic” esplosa in volo: parla il pilota superstite, “è stato un miracolo”

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SpaceShipTwo”Lo so che e’ stato un miracolo essere sopravvissuto”. Parla per la prima volta Peter Siebold, il pilota della Virgin Galactic che e’ sopravvissuto al terribile incidente della navetta SpaceShipTwo. Il Mail on Sunday ha raccontato i secondi in cui ha rischiato di morire, come accaduto invece al suo co-pilota, Mike Alsbury. ”All’inizio devo aver perso coscienza – ha spiegato -. Non posso ricordare niente di quello che e’ successo ma devo essermi ripreso durante la caduta. Mi ricordo di aver mostrato il pollice alto all’aereo che ci seguiva”. Nonostante le ferite riportate, Siebold e’ gia’ tornato nel suo ranch in California dove si sta riprendendo. Il padre Klaus ha detto al domenicale che Peter e’ ”di buon umore”. In base alla sua testimonianza, il pilota e’ riuscito in un qualche modo ad uscire dalla navetta che si stava disintegrando. Non era dotata, infatti, come invece si era detto in un primo momento, di un sistema con seggiolini eiettabili. Il suo collega e’ rimasto intrappolato a bordo. Dopo un lungo tuffo nel vuoto il paracadute di Siebold si e’ aperto a circa 6mila metri e una volta a terra e’ stato soccorso. Intanto, la famiglia di un tecnico di Virgin Galactic, Todd Ivens, morto nel 2007 durante un test a terra della SpaceShipTwo, ha lanciato un appello a Sir Richard Branson, il patron dell’impresa spaziale, chiedendo di fermarsi prima che altra gente perda la vita.

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