La storia di Noè, cane fiorentino spaventato dai tuoni: è stato salvato dai Vigili del Fuoco

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pastore maremmanoHanno paura dei lampi e dei tuoni i cani e quando i cani sono spaventati capita che gli uomini abbiano paura dei cani. E così, nella notte tra martedì e mercoledì, quando di lampi e tuoni ce ne sono stati a non finire, e qualcuno ha addirittura ipotizzato fosse giunto il giorno del giudizio, un pastore maremmano di 5 anni è scappato da casa ed ha cominciato a vagare per le campagne mugellane nei pressi di San Piero a Sieve (Firenze), dove la tanta pioggia caduta aveva allagato i campi e trasformato tutto in un pantano. Cinquanta chili di cane e tutto quello spavento fanno presto a trasformarsi in ringhi, latrati e abbaiate, e a diventare, dunque, lo spavento, anzi la paura, di chi incrocia quell’animale così mansueto da tenere unito un gregge e così aggressivo da mettere in fuga un predatore come addirittura il lupo. Così un cittadino della zona ha chiamato i vigili del fuoco che, prontamente accorsi, si sono trovati dinanzi a un cane grosso, spaventato e aggressivo, ed hanno preferito affidarsi a chi ha dimestichezza con gli animali e il loro modo di reagire, e di mestiere fa quello, non spegne incendi. Sono così intervenuti i veterinari dell’apposito servizio di prevenzione della Asl che hanno preso il cane ”per il verso del pelo”, placandolo. Recuperata, la bestia è stata asciugata, rifocillata e portata nel canile sanitario a Pratolino dove questa mattina, grazie al microchip dell’anagrafe canina, è stato identificato il proprietario che è stato contattato per venire a recuperare il suo fido amico. Ironia della sorte: il cane si chiama Noè, un nome da diluvio universale.

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