Tumore all’ovaio: scoperto come neutralizzare la chemioresistenza

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TUMORE VAGINA - CopiaScoperto un nuovo meccanismo molecolare alla base della resistenza alla chemioterapia nel tumore all’ovaio, che colpisce circa 4.500 italiane ogni anno attestandosi come il quinto tumore piu’ comune nelle donne. Il passo avanti si deve ad un team di ricercatori dell’Istituto Nazionale Tumori ‘Regina Elena’ (IRE) di Roma che, scoperto il meccanismo alla base della chemioresistenza, ha anche trovato il modo di neutralizzarlo. La cura di questo tipo di tumore trova, infatti, il piu’ grande ostacolo proprio nell’insorgere della resistenza alla chemioterapia, un fenomeno che dipende sia da meccanismi intrinseci ai tumori sia dall’ambiente circostante. La ricerca, coordinata da Anna Bagnato, e’ pubblicata sulla rivista Cancer Research ed e’ stata finanziata dall’Associazione italiana per la Ricerca sul Cancro (Airc). Grazie ad un nuovo farmaco molecolare, spiega Bagnato, ”si inibisce non solo la formazione delle metastasi e l’insorgenza della chemioresistenza, ma si blocca anche la formazione di nuovi vasi che alimentano il tumore”. Il farmaco (a base del principio attivo macitentan), recentemente approvato per altre patologie (ipertensione polmonare), puo’ essere utilizzato nella sperimentazione clinica e potra’ essere sfruttato per lo sviluppo di nuovi approcci in combinazione con la chemioterapia standard per un trattamento mirato contro il carcinoma ovarico. ”Questo studio ha messo in luce – sottolinea Laura Rosano’, primo autore del lavoro – l’esistenza di un network di segnali che, interagendo tra di loro, possono influenzare la risposta al trattamento chemioterapico”. Queste informazioni, conclude Ruggero De Maria, direttore scientifico IRE, ”saranno preziose in futuro per aiutarci a scegliere la terapia piu’ efficace per ogni singola paziente”.

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