“Il Fluad e’ un vaccino in commercio da oltre 10 anni ed e’ stato utilizzato in milioni e milioni di dosi senza che fosse mai stato segnalato al servizio di vaccino-vigilanza dell’Agenzia del Farmaco (Aifa) alcun tipo di evento avverso grave correlabile. E’ indicato a partire dai 65 anni di eta’ e si tende a darlo alle persone piu’ fragili. Proprio per questo non e’ escluso che le morti possano esser sopraggiunte per motivi dovuti alle condizioni critiche di soggetti particolarmente vulnerabili”. E’ quanto spiega all’ANSA Giancarlo Icardi, delegato malattie infettive della Societa’ italiana di Igiene (SItI). “In Italia ogni anno si vaccinano contro l’influenza in autunno circa 7 milioni di anziani, il 55-66%”, prosegue. “I vacciniantinfluenzali in commercio sono di diverso tipo. Si dividono in due categorie, quelli tradizionali a somministrazione infradermica o inframuscolare, e quelli ‘potenziati’ come il Fluad, che si somministrano solo per via intramuscolare e che utilizzano, insieme agli antigeni specifici, anche delle componenti adiuvanti (emulsioni a base di acqua e olio) perche’ aumentano la risposta immunitaria”. “Circa una decina i nomi commerciali di vaccini piu’ diffusi. In genere i canali di distribuzione della farmacia sono diversi da quelli delle Asl ma i prodotti possono anche essere gli stessi”, sottolinea Icardi, che e’ anche ordinario di Igiene presso l’Universita’ di Genova. Tuttavia “la quasi totalita’ delle vaccinazioni viene fatta presso i servizi sanitari pubblici o il proprio medico di famiglia e le dosi di quelli venduti in farmacia rappresentano una minima parte, non superiore all’1-2% del totale e di solito sono di tipo tradizionale, perche’ utilizzabili in qualunque fascia d’eta'”. Rispetto al nesso tra le morti sospette e la vaccinazione, conclude Icardi, “al momento possiamo parlare solo di coincidenza temporale, non si puo’ ancora parlare di causalita'”.
Vaccini bloccati, l’esperto: “Fluad in commercio da 10 anni, milioni di dosi senza problemi”
