Giappone: al via la costruzione del supertreno dei record Tokyo-Nagoya

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JAPAN-TOY-TOMYLa compagnia ferroviaria del Giappone centrale, JR Tokai, ha inaugurato i lavori di costruzione della linea ferroviaria a levitazione magnetica più lunga al mondo che unirà entro il 2027 Tokyo a Nagoya (286 km) in 40 minuti ed entro il 2045 raggiungerà Osaka in 67 minuti a una velocità massima superiore ai 500 km all’ora. Si tratta di un’opera infrastrutturale enorme, il costo è stimato i 9mila miliardi di yen (77 miliardi di dollari).
JR Tokai ha ottenuto a ottobre a ottobre tutti i permessi dal governo. La costruzione del maglev è controversa, perché l’impatto ambientale della sua costruzione e della sua gestione a lungo termine potrebbe essere importante. Secondo quanto ha scritto il Japantoday, il ministero dell’Ambiente di Tokyo deve ancora ricevere dalla compagnia i piani su come verrà smaltiti i materiali prodotti dagli scavi enormi che verranno effettuati e su come verrà gestita la questione delle acque che scorrono sulle montagne che verranno bucate per farci passare il maglev.
Le due stazioni di Tokyo Shinagawa e Nagoya saranno a una profondità di 40 metri e, nel tragitto, ci saranno altre tre fermate. La percorrenza della tratta, ora coperta con treni superveloci Shinkansen, sarà tagliata di un’ora.
I treni che verranno utilizzati sono gli L0 maglev, attualmente in test. Sono treni senza macchinista, hanno tra cinque e sette vagoni, sono larghi 2,9 metri e alti 3,1 metri. Il Giappone, comunque, ha testato anche un treno, il JR-maglev, che è arrivato a toccare i 581 km all’ora.
Attualmente ci sono treni a levitazione magnetica operanti nel mondo, ma si tratta di brevi tratte. L’unica eccezione è quella del treno che unisce l’Aeroporto internazionale di Pudong alla città di Shanghai, in Cina, per un totale di 40 km. E’ stato costruito dalla società tedesca Transrapid. Il primo treno maglev è entrato in funzione a Berlino Ovest nel 1989. La linea di 1,5 km restò in funzione fino al 1991, quando le esigenze dell’unificazione tedesca e la caduta del Muro la resero non più necessaria.

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