Previsioni Meteo, brusco raffreddamento la sera di Santo Stefano: analisi sull’irruzione fredda attesa sull’Italia

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01Di certo c’è che fino a Natale e la prima parte di Santo Stefano trascorrerà all’insegna di un tipo di tempo molto tranquillo, mite e soleggiato, con larghi spazi di sereno al sud, e lungo le regioni del medio-basso Adriatico. Mentre sulle regioni settentrionali e sui settori tirrenici l’anticiclone delle Azzorre, per effetto schiacciamento delle masse d’aria nei bassi strati, il ristagno dell’umidità nei bassi strati continuerà a favorire la formazione di densi banchi di nebbia, sulla pianura Padana, e di nubi basse (strati, stratocumuli), fra le coste della Liguria, Toscana, Lazio, Umbria, Campania, coste tirreniche della Sicilia e della Calabria. Questo quadro meteo/climatico, uggioso ma piuttosto tranquillo, reggerà fino alla mattinata di venerdì 26 Dicembre, allorquando si andrà a realizzare un importante cambio di circolazione che agevolerà una temporanea “meridianizzazione” del flusso perturbato principale che scorre sull’Europa centrale. Difatti, proprio nella mattinata del 26, lo sviluppo in Atlantico di un robusto promontorio anticiclonico oceanico sul vicino Atlantico (pulsazione dinamica dell’azzorriano) verrà agevolato dall’uscita, dal Canada sud-orientale, di una depressione a carattere freddo, che andrà ulteriormente ad approfondirsi sull’Atlantico occidentale, grazie alla rigenerazione del “getto polare” in uscita dagli USA. Questa pulsazione dinamica dell’alta pressione delle Azzorre, sul vicino Atlantico, riuscirà ad imprimere una marcata direttrice nord-occidentale al flusso perturbato principale che scorre sull’Europa centro-occidentale.

meteo gelo neveQuesta ondulazione, facendosi sempre più marcata all’altezza della Francia e della Germania, entro la seconda parte del giorno favorirà l’afflusso di una serie di impulsi di aria fredda, polare marittima, dal mar di Norvegia e dalla Danimarca fin verso l’Europa centrale. Parte di quest’aria molto fredda, dopo aver attraversato la Germania, la Svizzera e l’Austria, aggirerà le Alpi ad est, passando fra la Repubblica Ceca, l’Ungheria e la Slovenia e parte della Croazia. Raggiunge le pianure danubiane le masse d’aria fredde, polari marittime, ma leggermente continentalizzate sulle aree continentali dell’Europa centro-orientale, scivoleranno sull’Italia e sul bacino centrale del Mediterraneo tramite freddi e rafficosi venti di bora e grecale che si “canalizzeranno” lungo gli intagli naturali delle Alpi Dinariche, raggiungendo velocità significative per il “deflusso” rivolto verso l’Adriatico. Questi venti, da E-NE sul Golfo di Trieste, e da NE e N-NE sull’Adriatico, oltre a provocare un temporaneo incremento del moto ondoso, produrranno un significativo peggioramento, per il sensibile abbassamento del campo termico e la cacciata, di forza, delle masse d’aria più miti e umide preesistenti da settimane nei bassi strati. L’entrata dell’aria fredda polare marittima verrà preannunciata dal rapido passaggio di un fronte freddo che attraverserà le regioni settentrionali, producendo un effetto sottovento con conseguente attivazione di secchi venti di “Foehn” sulle vallate alpine di Piemonte e Lombardia e sottostanti pianure.

neve_appenninoQuesto fronte freddo presenterà caratteristiche “anabatiche” solo sulle regioni settentrionali, causa l’effetto di sbarramento imposto dalle Alpi al flusso settentrionale in scorrimento nella media troposfera. Scivolando verso sud-est questo fronte freddo, dopo aver subito uno “split” orografico indotto dal “forcing” alpino, tenderà rapidamente ad evolversi in una ciclogenesi riempita con aria fredda, polare marittima, con un fronte che si occluderà rapidamente sul medio-basso Adriatico, presentando le caratteristiche fredde che determineranno piogge e precipitazioni nevose sull’Appennino, fino a quote di alta collina sul far della sera fra Marche, Abruzzo e Molise. Mentre i rimasugli del fronte freddo originario rimarranno ancora attivi sul basso Tirreno orientale, dove l’afflusso di aria sempre più fredda in quota innescherà anche un certo “forcing” convettivo che a fine giornata interesserà la Calabria tirrenica e la Sicilia settentrionale, con rovesci e temporali, anche localmente intensi e con caratteristiche grandinigene.

Appennino CesenateCome capita sempre in questi casi le regioni del versante adriatico saranno quelle maggiormente esposte, che vedranno i maggiori effetti, sia in termini di precipitazioni che di freddo, con un calo termico che potrebbe aggirarsi nell’ordine dei -7°C -8°C, localmente anche più, rispetto i miti valori di questi giorni. L’arrivo dell’aria fredda polare marittima, in sfondamento dai monti della Croazia e della Bosnia Erzegovina, favorirà un crollo della quota dello “zero termico”, che entro le 21:00 UTC di venerdì 26 Dicembre potrebbe spingersi fino a quote collinari sulle regioni del medio-basso Adriatico.

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