Tumori: scoperto da italiani un bersaglio di farmaci anti-cancro privi di effetti collaterali

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ricercaScoperto da italiani un potenziale bersaglio di nuovi farmaci anti-cancro privi di effetti collaterali: la scoperta della molecola – FKBP10 – e’ avvenuta casualmente mentre gli scienziati stavano studiando gli effetti di diversi tipi di diete sui tumori. FKBP10 e’ un ottimo bersaglio terapeutico perche’ e’ attivo unicamente nel tumore e non nei tessuti sani dell’adulto. Resa nota sulla rivista Cell Metabolism, la scoperta lascia intravedere una via contro gli effetti avversi dei farmaci. ”Stavamo studiando gli effetti di una dieta ricca di grassi sulla crescita del tumore – spiega all’ANSA Roberto Coppari dell’Universita’ di Ginevra – e ci siamo accorti che se la molecola FKBP10 viene spenta, la crescita del tumore si riduce moltissimo”. Coppari, con colleghi di Universita’ di Ancona e UTSW Medical School a Dallas, ha visto che spegnere FKBP10 funziona contro tumori a polmoni, pancreas e seno. ”Con un adulto su due ormai sovrappeso o obeso e/o con diabete – spiega – e’ importante studiare come il peso corporeo e un cambiamento dietetico possano influire su crescita ed esito di un tumore”. Coppari ha scoperto che adottando una dieta eccessivamente calorica subito prima dell’esordio del tumore, si limita la sua crescita . Al contrario, se si adotta una dieta ipercalorica a tumore conclamato, questo crescera’ di piu’. Ma la scoperta piu’ importante e’ stata vedere che gli effetti dei cambiamenti dietetici sul tumore sono mediati da FKBP10, una proteina importante nello sviluppo fetale ma completamente assente nell’adulto sano. ”Studiando campioni chirurgici di tumore di pazienti fornite dall’ateneo di Ancora – spiega – abbiamo visto che FKBP10 e’ quasi sempre iperattiva nel tessuto tumorale e sempre assente nei tessuti sani limitrofi. Inoltre inibendola si blocca la crescita del tumore. Cercheremo inibitori specifici di FKBP10 da tradurre in nuovi farmaci anticancro con lo scopo di limitare la crescita tumorale senza danni alle cellule sane”.

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