Il decalogo del perfetto sciatore, consigli per godersi la neve senza tralasciare la salute del proprio fisico

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Allenamento pre-sciistico, alimentazione, attrezzature a norma, protezione ed idratazione, relax e soprattutto divertimento. Le regole che dovrebbe seguire chi vuole divertirsi sulla neve senza rinunciare a salvaguardare la propria salute

Stubai_PowderOgni anno circa 2 milioni e mezzo di italiani si cimentano nelle attività sciistiche. Armati di tutto punto, con tuta, sci, scarponi e tutto l’occorrente necessario che non può mancare, anche se non sempre con la giusta esperienza, con la giusta attrezzatura o con le giuste precauzioni. Ma viversi la neve, non è solo un’esperienza fantastica come può essere quella di recarsi al mare d’estate per un pò di tintarella. L’attività sciistica è molto piu complessa di quello che sembra e causa spesso di bruschi incidenti che possono trasformarsi anche in drammi. A farsi male sono soprattutto gli uomini giovani: l’80% degli incidenti, infatti, avviene entro i 45 anni. Gli esperti consigliano come allenarsi prima di partire, qual è l’alimentazione giusta quando si sta sulla neve, come proteggere la pelle e quali sono gli strumenti indispensabili per sciare in tutta sicurezza.

snowboard-val-senalesPrima di andare a sciare è necessario un minimo di buon allenamento fisico:sciare non è un semplice piacere, è un vero e proprio sport. Dunque ogni tipologia di fisico deve essere preparato a “sopportare” lo stress muscolare che gli scii comportano. L’ideale sarebbe allenarsi almeno 30-40 giorni prima di andare sulla neve. Se ci si è ricordati un po’ troppo tardi, allora bisogna intensificare l’allenamento. “Soprattutto sulle piste da fondo l’impegno è prolungato e se non si ha un buon allenamento aerobico ci si stanca subito» spiega Ruggero Muzzarelli, preparatore della Nazionale di gigante e slalom femminile della Federazione Italiana Sport Invernali. “Ma allo stesso tempo bisogna anche potenziare la muscolatura degli arti superiori in modo da aumentare la spinta delle braccia sui bastoncini”. tricipiti_piegamentiL’allenamento pre sciistico non solo ci farà accumulare meno acido lattico nelle braccia e gambe provate dalla discesa, ma riduce anche il rischio di infortuni, in particolare modo i traumi alle articolazioni. “Tra gli esercizi mirati è particolarmente utile il Cross-over, che permette di mimare i movimenti dello sci sia con le gambe che con le braccia e nello stesso tempo è un allenamento cardiovascolare” spiega Muzzarelli. E poi siccome si usano le braccia per tenersi in equilibrio servono esercizi per i tricipiti.

Ski_Helmets_Climbing_Helmets_Sports_HelmetsGli italiani in media non possiedono la giusta attrezzatura e non adottano le giuste precauzioni quando sciano. In base ai dati dell’Istituto Superiore di Sanità, a farsi male sono soprattutto gli uomini che rappresentano il 78,7% delle cause di incidenti, mentre meno frequenti risultano gli infortuni dovuti allo snowboard (17,5%). Le modalità d’infortunio rilevano una certa predisposizione a cadere da soli, dal momento che il 77,1% degli infortuni si è verificato in seguito ad una caduta accidentale mentre solo l’11,3% avviene per uno scontro con altro sciatore. Le conseguenze dell’impatto sono soprattutto distorsioni (32,8%) e di queste il 94,2% è degli arti inferiori. Seguono le contusioni (27,4%), le fratture (15,7%), le lussazioni (8,7%) e le ferite (8%). Pe prevenire questa serie di incidenti un elemento essenziale dell’equipaggiamento deve essere il casco.

L’utilizzo di caschi protettivi diminuisce la gravità degli infortuni alla testa e in molti casi può salvare la vita. Una ricerca della Johns Hopkins University School of Medicine secondo i dati raccolti su un campione di oltre 130.000 appassionati della neve il numero di utilizzatori del casco da sci è costantemente in aumento. Per questo motivo la Legge italiana  ha stabilito l’obbligo dell’utilizzo del casco di protezione per i minori di 14 anni. Gli unici caschi ammessi sono quelli conformi alla norma tecnica UNI EN 1077 ossia casco di “classe A” e quello di “classe B”. I primi più adatti per coloro che sciano in modo più professionale ed agonistico, i secondi, sono dedicati invece a chi pratica lo sci in modo meno impegnativo ma sempre all’insegna della sicurezza. I caschi conformi alla norma tecnica si riconoscono perché, oltre alla designazione della classe, sono marcati con l’indicazione EN 1077 e con la sigla CE.

occhialiAltro accessorio essenziale per la sicurezza sono gli occhialoni. Gli occhiali in visiera, spesso sono scambiati solo come accessorio di vezzo dei più fanatici delle piste. In realtà, anche se per molti sciatori inesperti comprare l’occhiale da sole può essere solo sintomi di vanità, in realtà anche se non è obbligatoria, la maschera da sci può migliorare la sicurezza sulle piste e sicuramente anche il comfort di chi scia. In base alle norme UNI, la maschera da sci deve essere priva di bordi o rifiniture taglienti, deve essere progettata in modo che non possa penetrarvi né l’acqua né la neve, deve permettere il necessario ricambio d’aria per non appannarsi, deve essere sottoposta a prove di resistenza all’urto. I materiali adottati devono essere atossici e anallergici, per evitare ogni tipo di reazione cutanea a chi indossa gli occhialoni. Inoltre, deve essere provvista di una fascia elastica regolabile che garantisca il corretto posizionamento sul retro del capo. Gli occhialoni da sci sicuri sono riconoscibili dalla marcatura CE.

Un’altro fattore che il perfetto sciista tiene in considerazione è la sua alimentazione. Monitorare il giusto apporto di calorie è fattore essenziale per godersi a pieno le vacanze sulla neve, e non è assolutamente da sottovalutare. Le temperature minime dell’ambiente innevato, sottopongo l’organismo ad una sorta di stress energetico, soprattutto per chi non è abituato a tali temperature.  “Quando si fa qualcosa di impegnativo per esempio un’arrampicata o una sciata o si è sul ghiacciaio” spiega Pietro Migliaccio, Presidente della Società italiana di scienza dell’alimentazione (S.I.S.A) “la colazione deve essere sempre ricca di carboidrati e nello zaino ci debbono essere biscotti, fette biscottate, cioccolata e se possibile un thermos con del the ben zuccherato. Mangiare nella sosta del pranzo 60/80 grammi di pane con modesta quantità di companatico e prima del ritorno una merendina o qualche biscotto, la sera infine cena libera”.

massaggioAnche la pelle, è soggetta ad un “trauma” post sciistico. Freddo, gelo e anche il sole la stressano e disidratandola. La neve riflette i raggi del sole c’è il rischio di scottarsi anche se è nuvoloso. Occorre spalmarsi sul viso una generosa porzione di crema solare, gli esperti raccomandano un fattore di protezione di 50 e va applicata ogni tre-quattro ore. Anche le labbra devono godere di una giusta idratazione per tutto il tempo che sono esposte al freddo, ecco perché serve uno stick specifico, dotato di proprietà riflettenti, grazie alla presenza di il biossido di titanio o l’ossido di ferro e di zinco, come barriera contro le radiazioni UV del sole, che la neve riesce a riflettere ben 4 volte di più rispetto alla sabbia d’estate.

Rifocillare l’organismo con coccole  e relax : dopo aver messo a dura prova il proprio fisico ad un’intensa attività per tutto il giorno è opportuno concedergli una sosta, e dedicarsi ad attività rilassanti che sanano corpo ed anche mente. L’ideale è reidratarsi, fare stretching, rilassare i muscoli con una sauna o un bagno caldo in piscina o alle terme. Per lenire i dolori e i traumi muscolari, invece, l’ideale è l’arnica, o  massaggi dalle più svariate essenze e metodi, come per la schiena con coppe di vetro e massaggio manuale e quello con pietre a base di dolomia, ricca di calcio e magnesio, o ancora quello rilassante e drenante agli oli caldi.

 

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