Siamo in Alto Adige, terra di montagne e boschi in cui, ormai da secoli, il legno, simbolo di calore, sicurezza e qualità, viene usato nelle costruzioni edili, costituendo una delle materie prime più importanti del settore. Il legno, versatile, ottimo compensatore di temperatura e umidità, protegge dai rumori, isola le pareti dal freddo e dal caldo anche con pochi centimetri di spessore. Questo lo sa bene un’azienda della Val Badia, la Holzmar di Longiarù, che sta perfezionando, con i dovuti accorgimenti tecnici, un prototipo, mirando all’ambito certificato Casa Clima. La Loghouse, questo il nome del prototipo, è una casetta al 100% naturale, senza impiego di agenti chimici, edificata solo con legno e lana di pecora, che funge da isolante naturale, non facendo trapassare l’umidità. Si tratta di un’evoluzione delle Blockhaus tedesche che il carpentiere, Othmar Castlunger, ha imparato a costruire, specializzandosi a Bieberach, in Germania.
Tanti i benefici del vivere in queste casette moderne, naturali e confortevoli. A detta dell’inventore: “calmano le persone perché c’è vita dentro il legno. Ogni tronco racconta la sua storia, la senti quando lo tocchi”. A ciò si aggiunge la bellezza del legno lucido, senza l’utilizzo di prodotti chimici; la cui corteccia viene tolta con l’idropulitrice per non danneggiare il tronco; l’ incavo a cuneo, la non presenza di fessure sul legno lavorato in cui potrebbe ristagnare l’acqua. I potenziali acquirenti? Coloro che amano il legno che, assicura l’ideatore, viene scelto nel raggio di 100 km dal luogo in cui sorgerà la costruzione, senza provocare emissioni di CO2 in caso di abbattimento. In attesa che la Loghouse venga venduta in Europa e, in un prossimo futuro, nel resto del mondo, l’ ambiziosa azienda, per andare avanti, si dedica alla costruzione di case tradizionali con esterni in legno o realizza baite e camere d’albergo in legno nel Nord Italia e all’estero; preparando carpentieri qualificati, capaci di realizzare le Loghouse.
