Sardegna: emergenza acqua e forte siccità, agricoltura in forte sofferenza

MeteoWeb

Dopo mesi di abbondanti piogge è bastato un autunno un pò più “secco” per gettare la regione in una forte situazione di siccità ed emergenza idrica: se non ci saranno precipitazioni si procederà con  la razionalizzazione dell’acqua

sardegnaLa Sardegna, specialmente la parte nord è in uno stato di emergenza idrica. La regione ha già provveduto  razionalizzare l’acqua, e si rischia di non poter irrigare i campi., con conseguenze devastanti per il settore agricolo e quindi per l’economia della Regione. Nonostante la regione abbia vissuto delle annate piovose, tali da causare anche molti danni in campo agricolo, a partire dall’Autunno 2014 le cose sono drasticamente chiamate in particolare modo nel Nord della Sardegna. L’eccesso di pioggia è iniziata sin dall ’inizio dell’Estate. Non solo, sino a Luglio 2014 ci furono piogge di insolita intensità (anche alluvioni lampo), in un mese che normalmente è molto secco (media pluviometrica quasi 0 mm) e molto caldo. L’anomalia climatica è iniziata in Autunno con una forte riduzione dell’indice pluviometrico, contraddistinto da scarse piogge. E si è protratta fino ad ora, con i corsi d’acqua sono ancora quasi asciutti. La sardegna è una delle regioni europee con minor piovosità, per quest, è una delle regioni d’Italia con un maggior numero di dighe per la raccolta di acqua, alcune di portata immensa come il bacino idrico Omodeo in centro ed un altro amplissimo è presente nel Nord, il Coghinas, e svariati nel Sud.

srdegna 2La problematica di fondo che preoccupata la regione è che sicuramente la profonda siccità non può essere in questo stato soprattutto dopo che ci sono stati i mesi densamente piovosi e  solo una stagione più secca. La regione, ha previsto una serie di interventi se la situazione non accennerà a cambiare, non solo razionalizzando l’acqua, ma anche usufruendo di risorse aggiuntive come autobotti, interventi idrici finanziamenti a cause dei mancati raccolti. Inoltre anche l’Enel, eccezione fatta per i 24 mln di metri cubi che sono riservati alla sicurezza della rete elettrica, ha messo i bacini di sua competenza a disposizione della Sardegna.  I problemi maggiori si riscontrano nella piana tra Chilivani e Ozieri dove si rischia di non poter più irrigare i campi. Nel bacino dell’alto Coghinas, infatti, il rapporto tra volume idrico invasato e fabbisogno medio annuo è di 1,82 rispetto al valore di equilibrio che si attesta su 1. Altre situazioni critiche anche nella Nurra, Temo-Cuga, con un rapporto di 1,40 (su una capacità di 15mln di metri cubi sono solo 8 mln quelli invasati) e nel Liscia, in Gallura, dove il rapporto è pari allo 0,96. L’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda ha dichiarato che “il 2014 è stato molto scarso di precipitazioni, con 500 mm di pioggia e un deficit di 250 mm rispetto alla media, le criticità si sono riscontrate soprattutto negli ultimi 5 mesi: occorre lavorare per limitare i razionamenti utilizzando risorse marginali o provenienti da sistemi più lontani, oppure acqua di qualità non eccezionale. Questo significa un aumento di costi per il gestore Abbanoa in termini di sistemi di potabilizzazione e di spese per l’energia elettrica legate al pompaggio di acqua tra diversi bacini”.  Il problema che si sta dileneando in Sardegna è un’ emergenza da non sottovalutare, perché è quasi paragonabile ai paesi del terzo mondo. Inoltre c’è da sottolineare che il problema siccità è tipico in modo più eccessivo anche in altre arti del mondo ma è gestito in modo differente sicuramente più efficiente anche per le popolazioni del luogo: Prima fra tutte la California, ed anche l’Israele dove addirittura cade solo un terzo della pioggia che cade normalmente in Sardegna. L’assessore Manichedda ha continuato “la Regione ha ufficializzato una situazione emergenziale e ora seguiranno i tavoli bilaterali per definire la disciplina di utilizzo della risorse che tenga conto dei fabbisogni di imprese e cittadini anche attraverso il riutilizzo dei reflui o interventi di interconnessioni. In Finanziaria abbiamo previsto un intervento infrastrutturale di pianificazione che dia una soluzione definitiva ai problemi di deficit di programmazione. Attualmente però siamo preoccupati degli aumenti dei costi per Abbanoa e valuteremo di reperire ulteriori risorse per sostenere questo sforzo”. E’ opportuno quindi che chi di dovere, a partire dalle istituzioni regionali, pianifichino dei piani di emergenza acqua, dato che il clima in Sardegna è spesso soggetto a varie anomalie e dunque non può imputarsi di certo la mancanza d’acqua al fatto che in una stagione possa piovere di meno; se la situazione rimanesse tale infatti, vuol dire che il problema siccità in Sardegna continuerebbe a ripresentarsi anche in futuro.

Condividi