Tumori: in Italia 366mila nuovi casi l’anno

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Nel corso degli ultimi decenni, la radioterapia oncologica ha subito una forte evoluzione tecnologica con il passaggio alla radioterapia quella tridimensionale

StethoscopeIn Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 366mila nuovi casi di tumore maligno (circa 1.000 al giorno), di cui circa 196mila (54%) negli uomini e circa 169mila (46%) nelle donne. I tumori rappresentano la seconda causa di morte (30% di tutti i decessi) dopo le malattie cardio-circolatorie (38%). Il piu’ diffuso, escludendo i carcinomi della cute, e’ quello del colon-retto (14% del totale), seguito dal tumore della mammella (13%), della prostata (11%), del polmone (11%) e i tumori della vescica (7%)1. Sono questi i risultati presentati ieri a Roma nel corso del congresso ‘Highlights in radioterapia – 2014′, organizzato dall’Associazione italiana radioterapia oncologica (Airo). Attualmente nel nostro Paese sono presenti piu’ di 180 centri di radioterapia, distribuiti in maniera non uniforme sul territorio nazionale, con una maggiore diffusione al centro-nord. Intanto dal convegno emerso che “per il trattamento di alcuni tumori, il livello di utilizzo della radioterapia e’ notevolmente aumentato negli ultimi anni, mentre la richiesta per questo tipo di terapia crescera’ ancora a causa dell’invecchiamento della popolazione e, quindi, della maggiore incidenza di tumori. E mentre sono noti i risultati ottenuti con la chirurgia e la chemioterapia, pochi conoscono le potenzialita’ della radioterapia”. Nel corso degli ultimi decenni, la radioterapia oncologica ha subito una forte evoluzione tecnologica con il passaggio dalla radioterapia ‘2D’ a quella tridimensionale o ‘3D’. Tale cambiamento, hanno fatto sapere infine gli esperti, “comporta una maggiore efficacia nella cura delle neoplasie ed una minore incidenza di tossicita’ per i pazienti. Ad essere rivoluzionata e’ la visione stessa della terapia: oggi si e’ perfettamente consapevoli- hanno concluso- del fatto che sia fondamentale il ‘dove’ viene effettuato il trattamento e il ‘come’ venga personalizzato sul singolo paziente”.

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