Cancro al cervello: a Siena il primo studio sull’immunoterapia

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“La particolarità dell’immunoterapia in quest’ambito non è solo di sperare di poter ottenere la regressione della malattia, ma anche di aumentare la sopravvivenza di questi pazienti”

MALATTIA CERVELLOScatenare le naturali difese dell’organismo contro il cancro al cervello. E’ partito a Siena il primo studio sull’impiego dell’immunoterapia contro il glioblastoma, il tumore cerebrale più diffuso e aggressivo. La sperimentazione è condotta dall’équipe di Immunoterapia oncologica dell’azienda ospedaliero universitaria senese, diretta da Michele Maio, l’unico reparto interamente dedicato all’onco-immunologia nella sanità pubblica italiana, sottolinea l’azienda toscana. “Abbiamo trattato i primi 4 pazienti a gennaio e ne inseriremo altri nei prossimi mesi – spiega Maio – Si tratta di una sperimentazione di fase II e prevede la somministrazione di una nuova molecola che agisce sul sistema immunitario per renderlo fortemente reattivo contro il tumore”. Il trial – “primo al mondo” secondo l’Aous – può includere “i pazienti che hanno già effettuato senza successo il trattamento standard previsto per il glioblastoma, una combinazione tra radioterapia e chemioterapia”, precisa lo specialista. Il nuovo anticorpo è diretto contro la molecola PD1 ed è stato ideato partendo dai risultati positivi ottenuti con l’immunoterapia contro in altre forme di tumori, fra cui melanoma e cancro al polmone. “L’immunoterapia – aggiunge l’immuno-oncologa Anna Maria Di Giacomo – ha iniziato a mostrare efficacia anche nel controllare metastasi a livello di sistema nervoso centrale, e per questo è stato disegnato uno studio proprio su un tumore primitivo del sistema nervoso centrale. Il glioblastoma è un tumore con un’incidenza di 2 casi ogni 100 mila persone, difficilmente aggredibile chirurgicamente perché tende a infiltrarsi e recidiva frequentemente. Oltre al trattamento medico standard, al momento non ci sono altre possibilità terapeutiche in grado di migliorare la sopravvivenza dei pazienti”. Siena sarà la sede della nuova sperimentazione perché, oltre alla presenza dell’Immunoterapia oncologica, al Policlinico Santa Maria alle Scotte è presente un team multidisciplinare di alta specialità nel settore delle neuroscienze, evidenzia ancora l’Aous. “Per questo studio – aggiunge Maio – collaboriamo attivamente con la Neurochirurgia di Giuseppe Oliveri con la neurologa Barbara Batani, la Neuroradiologia con Alfonso Cerase, e con Clelia Miracco per l’Anatomia patologica. Grazie alle professionalità presenti e alla grande collaborazione abbiamo in preparazione altri studi, sia di fase I che di fase II, per l’utilizzo di nuovi anticorpi contro i tumori al cervello. La particolarità dell’immunoterapia in quest’ambito – conclude l’esperto – non è solo di sperare di poter ottenere la regressione della malattia, ma anche di aumentare la sopravvivenza di questi pazienti”.

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