Maltempo, frana killer a Ischia: ennesimo appello di Legambiente sulla cura del territorio

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frana ischia“E’ risaputo che nella nostra regione spesso la responsabilita’ dei disagi, dei danni, della melma e del fango che mettono a repentaglio vite umane e mettono a rischio case e strade, va ricercato anche in altro: anni di malgoverno, mancati controlli, nella mancata politica di prevenzione e monitoraggio del territorio, nel dissesto idrogeologico aggravato dalla devastazione selvaggia del territorio, dalla sua cementificazione. Non sappiamo ancora quali sono le cause della tragedia di Ischia, ma quel che e’ certo e’ che questo Paese deve affrontare subito le questioni strutturali e politiche che possano metterci al riparo dal ripetersi di eventi di questo tipo”. Cosi’ in una nota Michele Buonomo, presidente regionale di Legambiente. “La gestione accurata e sistematica del territorio e la formazione e informazione ai cittadini sui comportamenti da tenere in caso di frane e alluvioni, devono essere una priorita’ politica tanto del governo centrale quanto degli enti locali. Sarebbe auspicabile passare dalle parole ai fatti”, aggiunge Buonomo nell’esprimere il cordoglio per la vittima della frana di Ischia. “In Campania le recenti piogge evidenziano drammaticamente la rilevanza dei problemi legati al rischio idrogeologico. Sono ben 504 i comuni campani in cui sono presenti zone ad elevata criticita’, l’estensione delle aree esposte a rischio e’ pari a oltre 2.597 kmq (cioe’ circa il 19% della superficie dell’intera regione). Secondo l’ultimo dossier Ecosistema Rischio di Legambiente l’83% del campione dei comuni intervistati ha nel proprio territorio abitazioni in aree golenali, in prossimita’ degli alvei e in aree a rischio idrogeologico e il 29% presenta interi quartieri in tali aree. Sebbene l’80% di questi comuni si e’ dotato di un piano di emergenza da mettere in atto in caso di frana o alluvione, solo il 16% e’ risultato dotato di un sistema di monitoraggio e allerta che li possa rendere efficaci nella prevenzione”, ricorda il presidente di Legambiente Campania.

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