Valanghe, emergenza per la troppa neve anche in Toscana

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MEteomont-1Controlli degli esperti del corpo forestale dello Stato sui principali tratti montuosi toscani, interessati dall’emergenza neve, per verificate la situazione del manto nevoso contro il rischio di valanghe: effettuati nei giorni scorsi piu’ sorvoli in elicottero mirati e rilevate, si spiega in una nota, “numerose criticita'”. Le verifiche, condotte dai previsori di valanghe del servizio Meteomont operativo all’interno della forestale, hanno sorvolato il crinale appenninico, percorrendo l’itinerario Lago Santo-Abetone-Val di Luce-Monte Cimone-Campolino-Monte Gomito-Castelnuovo Garfagnana, e quello apuano Passo Radici-Monte Giovarello-Monte Prado-Monte Cusna-Asta-Febbio-Cimone-Abetone Val di Luce-Apuane. “La veduta panoramica assicurata dal mezzo aereo – si spiega ancora – ha reso possibile individuare e verificare le situazioni piu’ critiche del manto nevoso la cui stabilita’ cambia frequentemente nelle zone di crinale esaminate al confine tra i versanti toscano ed emiliano”. In particolare riguardo al versante toscano, province di Pistoia e Lucca, lo spessore del manto nevoso e’ risultato di spessore ridotto e in costante diminuzione a partire dalla linea di crinale in virtu’ dello spirare di venti a forte intensita’. Nella catena Appenninica e’ stata individuata una valanga di neve superficiale a debole coesione di media grandezza che ha interessato il crinale occidentale della cresta di Campolino che si riversa nel torrente dell’Orrido di Botri, in localita’ Balzo delle fate: si presume che il distacco sia avvenuto nei giorni 3 o 4 febbraio. Nelle Alpi Apuane, sul versante orientale, meno esposto all’azione del vento, sono state individuate poche cornici sui crinali con neve ancora abbastanza leggera e diffusi scaricamenti lungo i pendii piu’ ripidi oltre 60 d’inclinazione. Nel versante apuano della Provincia di Massa la quota neve e’ in rapida salita ma non sono state osservate criticita’ particolari.

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