Alto rischio valanghe, il decalogo per la montagna sicura

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valanghe3Saper individuare i segnali ‘spia’, cioe’ cumuli di neve appena mossa dal vento, consultare il bollettino valanghe e non dimenticare mai zaino airbag, sonde e pale per l’autosoccorso: dopo la tragica domenica in montagna, che conta 5 morti e due feriti gravi ( uno dei quali e’ morto questa mattina), sono alcuni dei consigli contro il rischio valanghe. ”Gli incidenti si verificano soprattutto durante attivita’ come scialpinismo, fuori pista o escursioni con le racchette” sottolinea all’ANSA Piergiorgio Vidi, guida alpina istruttore, tecnico di elisoccorso e istruttore nazionale soccorso alpino. E’ giusto sapere, aggiunge, che ”in montagna il rischio zero non esiste, ma si puo’ abbassare con delle precauzioni fondamentali”. Nel ‘decalogo’ di consigli l’esperto mette al primo posto la preparazione: arrivare in montagna preparati, rivolgendosi per esempio alle guide alpine. La buona conoscenza del territorio e’ un altro elemento fondamentale, insieme con la buona conoscenza dei fenomeni atmosferici che ci sono stati dall’inizio della stagione: dalle nevicate al vento. E’ importante anche saper ‘leggere’ segnali ‘spia’, come le cornici di neve: cumuli di neve appena spostata dal vento. ”Quando la neve viene spostata ? spiega Vidi – perde la sua plasticita’, cioe’ la capacita’ di deformarsi, perche’ i fiocchi non sono piu’ legati e si comportano come un pezzo di vetro in bilico su una superficie non omogenea, che resta fermo fino a quando qualcuno non lo tocca e lo fa scivolare”. Un altro consiglio per affrontare in modo sicuro la montagna e’ consultare sempre il bollettino valanghe che e’ fornito dall’Aineva, l’associazione delle Regioni e Province autonome dell’arco alpino italiano. ”Dopo avere valutato tutti questi elementi ? sottolinea Vidi ? se si avvertono segnali di rischio bisogna cambiare l’itinerario previsto e sceglierne uno piu’ sicuro”. Cruciale e’ anche l’attrezzatura ‘salvavita’: come l’Artva (apparecchio di ricerca in valanga, che emette un segnale acustico e permette di essere individuati), la sonda da valanga e la pala, per la localizzazione dei travolti e il disseppellimento. Altra attrezzatura da non dimenticare mai e’ lo zaino airbag da valanga che si apre se si e’ travolti e permette di stare piu’ in superficie nel manto nevoso. L’ultimo consiglio e’ sui soccorsi: in caso di incidente chiamare immediatamente il 118 che attiva il Soccorso Alpino perche’, rileva Vidi, ”nei primi 15 minuti c’e’ la probabilita’ del 90% di trovare in vita le persone travolte, poi cominciano a subentrare ipotermia e asfissia”.

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