Cina: censurato “sotto la cappa”, documentario sull’inquinamento

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Il problema dell’inquinamento dell’aria è grave soprattutto nel nord della Cina e nella capitale Pechino

LaPresse/Reuters
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La Cina ha censurato un documentario sull’inquinamento che ha riscosso un grande successo online, collezionando in pochi giorni 152 milioni di contatti. Il documentario, intitolato “Sotto la cappa”, e’ stato realizzato da un’ ex-giornalista della televisione di Stato, che lo ha anche prodotto. La donna, Chai Jing, racconta nel documentario di aver realizzato la gravita’ della situazione dell’ inquinamento in Cina quando ha scoperto di essere incinta. Il film e’ stato in un primo momento apprezzato dai media, che sono tutti controllati dallo Stato, e anche da alcuni esponenti del governo come il nuovo ministro dell’ ambiente Chen Jining. Ma poi, dopo il boom di visualizzazioni, i principali portali cinesi, come Tencent e Youkou, lo hanno rimosso dalle loro prime pagine, anche se il documentario e’ ancora visibile. L’ agenzia Nuova Cina ha eliminato due degli articoli favorevoli al film che aveva pubblicato sul suo sito web e ha chiesto agli altri media di non ripubblicarli. Un gran numero di messaggi pubblicati su Weibo, il twittewr cinese, sono scomparsi. Alcuni giornalisti hanno affermato che numerose proposte di articoli sul film sono state bocciate dai loro superiori. Il problema dell’ inquinamento dell’ aria, grave soprattutto nel nord della Cina e nella capitale Pechino, e’ uno dei temi di discussione alla “doppia sessione” degli organismi legislativi cinesi, l’ Assemblea Consultiva del Popolo e l’ Assemblea Nazionale del Popolo, che tengono in questi giorni le loro sessioni annuali.

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