Salute: italiani sempre più tondi e sedentari

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In Italia, nel periodo 2001-2012, è aumentata la percentuale delle persone in sovrappeso (33,9% vs 35,6%)

ORA LEGALE OBESITA'Sempre più ‘tondi’ e sedentari. Si conferma elevata la quota di italiani sovrappeso e obesi e non cresce il popolo degli sportivi, anzi: aumentano significativamente i sedentari. Lo rivela la XII edizione del Rapporto Osservasalute (2014) presentata oggi a Roma all’Università Cattolica. Elevata dunque la percentuale di italiani che ha problemi con la bilancia: il 45,8% dei maggiorenni è in eccesso ponderale (era il 45,4% nel 2009, il 45,9 nel 2010, il 45,8 nel 2011). In Italia, nel periodo 2001-2012, è aumentata la percentuale delle persone in sovrappeso (33,9% vs 35,6%), e soprattutto è aumentata la quota degli obesi (8,5% vs 10,4%). Nel 2012, oltre un terzo della popolazione adulta risulta in sovrappeso (35,6%). Mentre è obesa oltre una persona su 10 (10,4%, contro il 10% nel 2011). Livelli molto simili nel 2013: più di un terzo della popolazione adulta (35,5%) è in sovrappeso, e una persona su dieci è obesa (10,3%): complessivamente, il 45,8% dei maggiorenni è in eccesso ponderale. Pur mantenendosi il gradiente Nord-Sud, il problema dell’eccesso di peso è cresciuto molto nelle Regioni settentrionali e aumenta con l’età. In più emergono forti differenze di genere: il sovrappeso è più diffuso tra gli uomini che tra le donne (44,1% vs 27,5%), così come l’obesità (11,5% vs 9,3%). La fascia di età in cui si registrano le maggiori percentuali è, per entrambi i generi, quella tra i 65-74 anni. Quanto ai bambini e ragazzi: i dati (media 2012-2013) mostrano che in Italia la quota di bambini e adolescenti in eccesso di peso è pari al 26,5%. Il fenomeno è più diffuso tra i maschi che tra le femmine (29,6% vs 23,3%), in tutte le classi di età tranne che nei bambini di 6-10 anni; è più marcato tra gli adolescenti (14-17 anni). La prevalenza maggiore si osserva tra i bambini di 6-10 (quasi il 34%) e diminuisce con l’aumentare dell’età fino a raggiungere il valore minimo tra gli adolescenti di 14-17 anni. Stabile il popolo degli sportivi: nel 2013 è il 21,5% della popolazione con età maggiore di 3 anni che si dedica allo sport in modo continuativo. Nel 2012 era il 21,9% invariato rispetto al 2011. Nel 2010 il 22,8% della popolazione praticava con continuità, nel tempo libero, uno o più sport (nel 2009 era il 21,5%, nel 2008 era il 21,6%, nel 2007 il 20,6%). Nel 2013 il 9,1% degli italiani pratica sport in modo saltuario (erano il 9,2% l’anno precedente). Coloro che, pur non praticando uno sport, svolgono un’attività fisica (passeggiare per almeno 2 km, nuotare, andare in bicicletta etc) sono il 27,9% della popolazione (erano il 29,2% l’anno prima), mentre i sedentari sono 24 milioni e 300 mila, pari al 41,2% (l’anno precedente erano circa 23 milioni, pari al 39,2%). Quanto alle cattive abitudini come alcol e fumo, nel primo caso continua il trend in diminuzione dei consumatori, con un leggero aumento degli astemi (nel 2012 pari al 34,2%, valore maggiore rispetto al 2011 di 33,6%) e una riduzione anche dei consumatori a rischio (nel 2012, è pari al 24% per gli uomini e al 9,7% per le donne, con una riduzione, rispettivamente, di 2,6 e 0,8 punti percentuali rispetto al 2011); e anche nel secondo caso continua il trend in lenta discesa: infatti, mentre nel 2010 fumava il 22,8% degli ‘over 14’ e nel 2011 il 22,3%, nel 2012 fuma il 21,9% degli ‘over 14’, nel 2013 il 20,9%.

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