Expo, la bellezza del Grand Tour ricostruita nel Biodiversity Park

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All’Expo nel padiglione “Biodiversity Park”, si ripercorreranno le bellezze del Grand Tour che fecero innamorare gli intellettuali europei dell’Italia

Eravamo il turismo di lusso dell’alta borghesia europea, il Grand Tour offriva ciò che di più bello esisteva: Alpi, Appennini, Pianura padana, Tavoliere  e il giardino del Mediterraneo , l’Italia offriva una enorme varietà di paesaggi, favorita dalle molteplici quote, era l’Italia delle 100 agricolture, l’Italia che ti lasciava senza fiato se salivi sui monti e ti inebriava di sole se scendevi giù nel fiorito giardino del Mediterraneo come lo descrivono Goethe e Stendhal  o il dott. Albert Schweitzer. La “terra benedetta” che ha visto scomparire più del 75% delle varietà agricole che gli uomini avevano ottenuto in 10.000 anni , verrà parzialmente ricostruita per consentirci di assistere, anche se parzialmente allo spettacolo del Grand Tour.

61ff607e1977c36e2a41acb140c3a6d8Il padiglione Biodiversity Park consta di 8.500 mq e centinaia di specie vegetali, è stato realizzato da Expo 2015 e da Bologna Fiere, con la collaborazione di Federbio e dei ministeri delle Politiche agricole e dell’Ambiente.  Stefano Bocchi, insieme agli altri curatori del padiglione come Gianluca Cristoni, specificano che nella difficoltà di riprodurre paesaggi che, per l’ontologia del loro essere devono mettersi in contatto con chi gli sta difronte per riprodurre quella ‘stimmung’, sono state usate anche  piante che hanno 400 anni, essenze che riproducessero il profumo dei luoghi, ma tutto nel pieno rispetto delle piante radicate non nella terra ma nei lapilli vulcanici, dai quali  possono essere estratte senza subire danni. I muretti a secco sosterranno i vitigni e si assisterà al graduale passaggio dai campi di grano agli abeti rossi, ai profumati agrumeti, verranno riprodotte le agricolture dell’Italia dagli Appennini al Mediterraneo. Maria Grazia Mammuccini, portavoce in Italia di Navdanya International, a Repubblica dice:“Se l’Italia è così ricca di agro-biodiversità è perché gli agricoltori hanno difeso i loro semi aumentando la resistenza, il gusto, la capacità nutrizionale delle piante.Ma la produzione industriale non dà alcun valore al loro lavoro e le leggi sementiere in questi anni sono state dettate dai sistemi industriali. Così gli agricoltori non possono scambiare liberamente i loro semi e le varietà locali sono in buona parte fuori dal commercio perché non standardizzate.

giardino-mediterraneoMa questo supposto difetto è in realtà una virtù: contengono ad esempio la diversità che potrebbe aiutarci a fronteggiare il cambiamento climatico”. Sarà uno spettacolo naturale avvolgente, che ha l’obbiettivo di rilanciare quel turismo paesistico e paesaggistico all’insegna dell’educazione culturale e dell’avventura offerta dalla natura.

 

 

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