Terremoto in Nepal: ancora grandi difficoltà per i soccorsi agli alpinisti

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Decine di alpinisti di diverse nazionalità e sherpa sono bloccati tra campo 1 e campo 2 dell’Everest, molti dei quali feriti o colpiti dal mal di montagna

Dal Nepal arrivano notizie ancora molto frammentarie degli alpinisti o escursionisti presenti nella zona del terremoto di sabato. E intanto stamattina una nuova scossa di terremoto di grado 4,2 della scala Richter è stata avvertita alle 6.24, ora nepalese (le 2.39 italiane). Da Milano Agostino Da Polenza, presidente del Comitato EvK2Cnr, è in costante contatto con la Piramide ai piedi dell’Everest: “Stamattina abbiamo sentito la Piramide, ho parlato con i cinque alpinisti italiani (che si trovavano al campo base dell’Everest), erano terrorizzati, stanno scendendo, dopodomani arriveranno a Lukla. Il vero problema adesso – ripete Da Polenza – sono le comunicazioni e i trasporti”.
Intanto Maurizio Folini, uno dei più esperti elicotteristi d`alta quota del mondo, “è arrivato in Nepal” – conferma Da Polenza ad askanews – per aiutare nelle operazioni di soccorso all`Everest. Il pilota e guida alpina valtellinese lavorerà in costante contatto con la Piramide e l`associazione EvK2Cnr per coordinare i recuperi. Sul posto è già operativo un altro elicotterista italiano, Piergiorgio Rosati. Decine di alpinisti di diverse nazionalità e sherpa sono bloccati tra campo 1 e campo 2 dell’Everest, molti dei quali feriti o colpiti dal mal di montagna.
Mentre dei quattro italiani dispersi nella zona di Langtang, un villaggio distrutto dal terremoto di sabato, non si hanno ancora notizie: “Non abbiamo notizie di Oscar Piazza e dei suoi colleghi speleologi, in alcune regioni, quelle più turistiche, ci sono telefoni satellitari, ma in altre regioni è praticamente impossibile comunicare”.

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