“E’ stato pazzesco, oscillava tutto. Siamo caduti a terra per la forza sprigionata” dal terremoto
”E’ stato il bosco in cui ci trovavamo a salvarci la vita, ma fate qualcosa per aiutare questa gente in qualche modo. Perche’ non sappiamo dire quanti morti ci siano”. Edoardo Giuliani, di Ancona, e’ scampato con il padre Giancarlo dal terremoto in Nepal. Comunica con i familiari tramite Facebook, e il Resto del Carlino pubblica oggi la sua testimonianza. Al momento della scossa di magnitudo 7.9 registrata sabato scorso, i Giuliani si trovavano ”tra Deboche e Namche Bazar, per fortuna in un bosco, dopo la salita dell’Island Peak. Li’ vicino – racconta Edoardo – c’e’ un lago ghiacciato e se sono caduti dei massi, temiamo per la vita di quelle persone”.

”E’ stato pazzesco, oscillava tutto. Siamo caduti a terra per la forza sprigionata” dal terremoto. ”Il terreno sotto i nostri piedi si e’ aperto con delle crepe”, sono caduti massi ed ”e’ venuta giu’ mezza montagna”. Padre e figlio ora dormono in un lodge di Namche – ”e’ in legno e pietra, non e’ caduto e non pensiamo possa cadere con le scosse di assestamento. Gli altri in ogni caso dormono fuori. I disagi ci sono, vediamo molti feriti che vengono portati dal campo base dell’Everest con gli elicotteri. Volano di continuo”. Il pensiero di Edoardo pero’ va alla popolazione locale: ”qui la gente e’ forte e gentile”, ”ha bisogno di aiuto. Lancio un appello: aiutateli, qui e’ un disastro”.