Terremoto in Nepal, Soccorso alpino: cresce l’apprensione per i 4 speleologi

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“Adesso cerchiamo di capire se si può fare qualcosa di concreto”

“L’apprensione col passare delle ore ovviamente cresce tra familiari e compagni, ma adesso cerchiamo di capire se si puo’ fare qualcosa di concreto”. A dirlo, a proposito dei quattro speleologi italiani di cui non si hanno notizie in Nepal, e’ Adriano Alimonta, guida alpina, maestro di alpinismo e di sci di Madonna di Campiglio, presidente del Soccorso alpino del Trentino, di cui fa parte Oskar Piazza, uno dei quattro. “E’ partito ieri Piergiorgio Rosati, uno dei nostri elicotteristi – ricorda a proposito del tecnico che ha deciso di usare le sue vacanze per portare aiuto in Nepal – e stiamo cercando di capire se con la Protezione civile del Trentino, quella nazionale e il ministero degli Esteri possa ottenere dal governo nepalese autorizzazioni ad andare in zona in elicottero. La’ ci sono colleghi di tutto l’arco alpino, dalla Val d’Aosta, al Veneto, alla Lombardia e magari insieme possono organizzarsi. Tra gli altri dovrebbe essere in Nepal anche un altro trentino, Giampaolo Corona, guida alpina, e magari potra’ dare una mano”. “Certo adesso la situazione inizia a cambiare – conclude Alimonta – perche’ se ieri era passato un giorno e mezzo, adesso siamo oltre i due giorni, ma per l’esperienza che ho puo’ succedere. C’e’ ancora spazio e tempo per pensarla cosi’. Io sono fiducioso e conoscendo soprattutto Oscar so che faranno di tutto sia per dare una mano, sia per avvisare a casa, appena possibile”.

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