Astronomia, telescopi di nuova generazione: l’UE stanzia 15 milioni per “Asterics”

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L’attuale generazione di osservatori sta generando un’ondata di dati che hanno una dimensione e una complessità mai viste finora

Passi avanti nella sfida dei Big Data che arrivano dall’astronomia. Gli astronomi e i fisici delle astro-particelle festeggiano infatti il notevole passo avanti verso lo sviluppo dei telescopi europei di nuova generazione che sarà possibile anche con il finanziamento di 15 milioni di Euro assegnato dall’Unione Europea al progetto Asterics (ASTronomy Esfri and Research Infrastructure CluSter). Il progetto, spiega l’Inaf, “contribuirà a risolvere le sfide dei Big Data che l’astronomia europea sta affrontando e permetterà di dare al pubblico un accesso interattivo diretto ad alcune delle migliori immagini astronomiche in Europa”. L’attuale generazione di osservatori sta generando un’ondata di dati che hanno una dimensione e una complessità mai viste finora. “Questa onda -commenta l’Inaf- diventerà un vero e proprio tsunami con la prossima generazione di telescopi a cui è stata data la massima priorità dal Forum strategico europeo sulle infrastrutture di ricerca (Esfri), e con altri progetti di valenza mondiale”. Il finanziamento di 15 milioni ad Asterics aiuterà gli osservatori europei, già leader a livello mondiale, a lavorare insieme per trovare soluzioni comuni alle loro sfide di ‘Big Data’, all’accesso ai dati e alla loro interoperabilità. Il progetto Asterics è guidato da Astron, l’istituto olandese per la radioastronomia, che gestisce un consorzio formato da 22 istituzioni tra le quali l’Inaf, che è il terzo partner in termini di partecipazione e budget, e l’Infn.

ASTERICS (ASTronomy Esfri and Research Infrastructure CluSter) (1)L’Istituto Nazionale di Astrofisica ha ruoli di responsabilità in tre dei cinque pacchetti di lavoro: divulgazione e ‘citizen science’, interoperabilità software, accesso e interoperabilità dei dati. Asterics Ics da un lato intende aprire queste strutture all’intera comunità internazionale, dai professionisti al pubblico, attraverso l’Osservatorio Virtuale Internazionale; dall’altro intende finanziare la ‘citizen science’ che permetterà ai cittadini una partecipazione di massa agli esperimenti sui migliori osservatori europei. “Asterics riunisce per la prima volta le comunità di astronomia, astrofisica e delle astro-particelle allo scopo di trovare nuove e innovative soluzioni ai nostri comuni problemi di gestione dei dati, tramite il lavoro comune e coinvolgimento diretto dell’industria e di aziende specializzate” afferma Mike Garrett, coordinatore del progetto. “L’importante ruolo di Inaf all’interno del progetto -evidenzia Fabio Pasian, che coordina la partecipazione Inaf ad Asterics- è un riconoscimento alla competenza acquisita dai ricercatori e tecnologi del nostro Ente nel campo della gestione e del trattamento dei dati, e al loro costante impegno a livello internazionale. Il progetto avrà delle importanti e positive ricadute sui progetti attualmente in fase di sviluppo”. “I grandi progetti astronomici del XXI secolo rappresentano una sfida tecnologica a tutti i livelli: dagli strumenti realizzati al trattamento dei dati da essi raccolti. Una sfida davvero epocale che gli scienziati possono vincere solo mettendo a fattor comune le risorse impiegate, anche se in progetti diversi, e condividendo al massimo le loro esperienze nel trattamento dei dati e nella realizzazione degli strumenti software dedicati a tale trattamento” sottolinea infine Angelo Antonelli, responsabile Inaf per il trattamento dei dati del progetto Cta e referente Inaf in Asterics per l’attività sull’interoperabilità software.

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