Expo: erbe aromatiche e etnobotanica allo Spazio Liguria

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Expo, nello Spazio Liguria protagonisti anche musica, arte, mare, olivi, vino e tradizioni

Musica, arte, mare, olivi, vino, erbe aromatiche, tradizioni locali. I sette comuni del Dianese si sono presentati con una vera e propria “sinfonia” per raccontare attraverso tutti i sensi la piacevolezza e la dolcezza del territorio nello Spazio Liguria a Expo 2015. “Il nostro biglietto da visita, insieme alla bellezza del Golfo, e’ la musica – spiega Annina Elena, delegata cultura e turismo per il Comune di Cervo – quasi tutti i comuni organizzano eventi di musica classica: e’ ormai una nostra cifra di promozione territoriale. Molti dei visitatori di oggi hanno detto che verranno. Sono interessati a una Liguria che punta sulla qualita’. Anche i produttori sono piccoli e vanno scoperti insieme al territorio: sono loro soprattutto che abbiamo invitato oggi”.

aromatiche500Pierangela Fierro e Natale Trincheri hanno presentato le erbe aromatiche e i loro principali usi nella cucina e non solo, ravvivando la sala con il verde e i profumi stipati in uno strabordante cesto di vimini. Non e’ un caso che la Liguria si presenti nel suo spazio a Expo nel Cardo Nord Ovest con la “libreria dei sapori”, una specie di scaffale che mette in mostra erbe, ortaggi, piante aromatiche che caratterizzano da sempre il “giardino sul mare” da Ventimiglia a Sarzana. Erborista lei, appassionato di etnobotanica lui e di tradizioni del territorio entrambi, hanno invaso lo spazio laboratoriale di verde e di profumi tirati fuori da una cesta di vimini. I visitatori sono stati invitati a premere tra le dita e annusare menta, maggiorana, timo, salvia e anche altre piante meno usate ma comunque facili da trovare in Liguria: finocchio e aglio selvatici, melissa, santoreggia.

20 - il centro - erbe aromaticheDa appassionati di storia locale hanno anche raccontato la curiosa tradizione delle mongolfiere di carta, i “balui”, che per oltre un secolo si trovavano nelle piazze dei paesi del dianese (e di buona parte dell’imperiese) nei giorni di festa. Una tradizione che continua, con un po’ di tecnologia in piu’ (non piu’ carta velina e colla, ma cartene e saldatura a caldo) ma con la magia di sempre. Per tutta la giornata sono stati offerti assaggi dei prodotti locali (olio, pate’ di olive taggiasche, pesto) e due laboratori sono stati dedicati alla degustazione di vermentino e pigato guidata da un sommelier professionista. Nella Liguria contadina di un tempo le piante non servivano solo in cucina. Le canne intrecciate servivano per fare le “vinse”, graticci su cui si facevano seccare i fichi. Il lattice dei fichi ancora freschi, invece, veniva usato per cagliare il latte. La canna (arundo donax) fino almeno agli anni cinquanta era anche un rimedio naturale contro gli eccessi della pertosse nei bambini: va tagliata, riempita di zucchero all’altezza degli internodi (le giunture visibili anche all’esterno) e dopo qualche giorno per osmosi si forma un richiamo di umidita’ dalle fibre che viene usato come sciroppo. La “ginestra dalle coccole rosse” tagliata e raccolta a rametti con i suoi piccoli frutti veniva usata da filtro nel tino da mosto per non far passare le bucce dell’uva quando il liquido veniva versato. Nelle botti invece, tra una doga e l’altra si inseriva una foglia di “tifa angustifolia” per non far “imbarcare” il legno durante la stagionatura. Questa e altre curiosita’ delle tradizioni sull’uso delle erbe e delle piante verranno raccontate anche domenica 31 alle 15.30 nella sala consiliare del Comune di Cervo. E poi la musica: Cervo e’ nota per il festival di musica internazionale di musica da camera e ha invitato a Expo il pianista e compositore Diego Genta, di Diano, e Danilo Putrino, giovane e talentuoso flautista torinese che si e’ gia’ esibito in occasione della premiazione dell’ultimo Premio Strega, che da due anni svolge la sua fase finale a Cervo.

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