Il ciclone sub-tropicale “Ana” inaugura con largo anticipo la stagione degli uragani, domani atteso il “landfall” fra South e North Carolina

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Lo sviluppo della tempesta sub-tropicale “Ana” inaugura con largo anticipo la stagione degli uragani sull’Atlantico tropicale

Anche sull’Atlantico tropicale si è aperta ufficialmente, con largo anticipo sulla normale tabella di marcia, la stagione degli uragani e delle tempeste tropicali. Come avevano previsto i meteorologi americani nella giornata di ieri, nel tratto di oceano a largo delle coste del South Carolina e della Florida settentrionale, si è sviluppata la prima tempesta sub-tropicale del 2015, denominata “Ana”. Si tratta del primo sistema depressionario “ibrido” (perché conserva sia caratteristiche tropicali che extratropicali) della stagione. Attualmente il profondo minimo depressionario della tempesta sub-tropicale si trova posizionato circa 180 miglia a sud di Myrtle Beach, nel South Carolina.

at201501_sat_2La caratteristica di questo ciclone riguarda proprio l’intensa attività temporalesca, localizzata solo lungo l’angolo orientale e sud-orientale del sistema, lì dove l’aria è particolarmente umide per garantire una buona convenzione e lo sviluppo di imponenti nubi torreggianti. Negli altri lati della circolazione depressionaria, ben collaudata soprattutto nei bassi strati, l’attività convettiva risulta alquanto scarsa e molto disorganizzata, complice la presenza di aria più secca in quota che inibisce i moti convettivi, e per il “Wind Shear” moderato che ne impedisce una organizzazione tale da favorire una sufficiente alimentazione per l’ulteriore approfondimento del ciclone. La differenza tra una tempesta subtropicale e una tempesta tropicale non è così importante per quanto riguarda i venti che possono generare.

gpmandsuominMa le tempeste tropicali generalmente si accompagnano a fenomeni decisamente più intensi, con forti piogge, temporali violenti e venti vorticosi che con l’ulteriore abbassamento della pressione attorno il minimo barico centrale possono degenerare in poche ore in un uragano. I cicloni sub-tropicali come “Ana” sono molto comuni nella stagione autunnale anche sul Mediterraneo, e nella maggior parte dei casi rientrano nella tipologia della “Warm Seclusion”. I cicloni di tipo “Warm Seclusion” si sviluppano ogni qual volta in un ciclone extratropicale, il fronte caldo “retrocede” velocemente verso la parte posteriore del sistema frontale, ove normalmente è posizionato il fronte freddo, e il nucleo di aria fredda post-frontale che segue quest’ultimo soggetto.

1243489206595583811Pertanto, in questi casi, l’arretramento del fronte caldo e dell’aria calda pre-frontale, ad esso associato, sul settore post-frontale, porta all’isolamento di una vasta bolla di aria calda, che viene circondata lungo i suoi lati dalle masse d’aria fredde post-frontali, dominanti sul settore occidentale della circolazione ciclonica extratropicale. Tale processo, sopra descritto, porta, così, all’isolamento di un nucleo di aria calda proprio nei pressi del minimo depressionario, facendo assumere al sistema le tipiche caratteristiche “ibride”, sub-tropicali, o nei casi più rilevanti più propriamente tropicali.

La tempesta sub-tropicale "Ana" osservata dall'immagine del satellite visibile a largo del South Carolina
La tempesta sub-tropicale “Ana” osservata dall’immagine del satellite visibile a largo del South Carolina

Va però specificato che in questo caso il “cuore caldo” compare solo nei bassi strati (850 hpa), mentre alle quote superiori prevale ancora l’aria più fredda, anche se durante l’evoluzione il “cuore caldo” può ampliarsi e estendersi verso l’alto. Inoltre nei “TLC” la convenzione è molto più profonda, con imponenti cumulonembi temporaleschi che possono agevolmente superare i 14 km di altezza, vista la maggior quantità di calore latente assorbita dalla superficie marina in un ambiente già di per se molto umido nei bassi strati. Nelle “Warm Seclusion” l’attività convettiva, pur molto profonda, rimane limitata ad una determinata altezza. Per quel riguarda l’evoluzione di “Ana”, già dalle prossime ore secondo i principali centri di calcolo internazionali la tempesta potrebbe di poco intensificarsi, causa un rinvigorimento dell’attività convettiva lungo il bordo orientale del sistema, indotto dalla presenza di acque superficiali oceaniche piuttosto calde, circa +25°C, a largo del South Carolina.

gl_sst_mmQuesto calore latente fornito proprio dallo scorrimento in loco della calda “corrente del Golfo”, che quotidianamente trascina masse d’acqua molto calde provenienti dal Golfo del Messico, potrebbe parzialmente alimentare la circolazione ciclonica sub-tropicale, la quale entro la mattinata di domani potrebbe effettuare il “landfall” nel tratto di costa lungo il confine fra South e North Carolina, dove oltre al sensibile rinforzo della ventilazione da NE e N-NE, con possibili raffiche ben oltre i 60-70 km/h, si attendono piogge diffuse e possibili temporali di forte intensità a cavallo della fascia costiera.

150507234533-ana-first-named-storm-of-2015-tropical-storm-season-large-169Per tal ragione il servizio meteorologico nazionale statunitense ha diramato una allerta meteo per possibili tempeste lungo le coste del South e North Carolina, dove nelle prossime ore si attende un severo peggioramento delle condizioni atmosferiche per l’avvicinamento di “Ana”. Oltre alle forti piogge, che potrebbero causare locali allagamenti, l’avvicinamento della tempesta sub-tropicale alla costa produrrà anche significative mareggiate, specialmente sulle coste del North Carolina, per l’irrompere di onde ben formate dai quadranti orientali, alte fino a 5 metri.

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