Il responsabile Qualità della Coldiretti afferma “una grandinata mette in serio pericolo la sopravvivenza del, soprattutto, il lavoro di un anno fatto dal contadino”
Frutti al sicuro con teli antigrandine”. Questo il consiglio di Rolando Manfredini, agronomo e responsabile Qualità della Coldiretti, in vista del maltempo che sta investendo tutto il Paese. “Quello che ci aspettiamo -spiega a Labitalia- non sono danni da gelo, ma di tipo meccanico. E’ attesa la grandine -ammette- e per fare fronte a questo tipo di evento gli agricoltori devono assolutamente difendere il raccolto”. “In questo periodo dell’anno -fa notare Manfredini- sulle piante e sugli alberi cominciano a comparire i primi ‘fruttini’ che, per loro natura, sono molto delicati. Una grandinata mette in serio pericolo la loro sopravvivenza e, soprattutto, il lavoro di un anno fatto dal contadino”. “Ovviamente – continua – gli agricoltori hanno diversi mezzi per difendere il proprio raccolto. I più comuni sono le assicurazioni il montaggio dei teli antigrandine”. “I teli -spiega- sono sicuramente quelli più usati. Vengono montati in modo permanente e lasciati sulle piante o sugli alberi finché non passa il maltempo. La rete o telo antigrandine deve avere determinate caratteristiche affinché assolva nel tempo e al meglio la propria funzione”. In generale, la rete è, infatti, sottoposta a importanti azioni che non di rado raggiungono il limite della sua resistenza: azione della luce (raggi UV); peso della grandine; usura per azione dello sfregamento da parte del vento nei sistemi che sovrappongono i due teli. Il costo di un impianto antigrandine dipende da numerosi fattori. Le caratteristiche dell’appezzamento e le scelte progettuali rappresentano le principali variabili da considerare e sono influenzate dalla forma dell’appezzamento, dall’altezza delle piante, dal tipo di materiale utilizzato per i pali (se legno o cemento), qualità del materiale impiegato, numero di ancoraggi, realizzazione dell’impianto con manodopera aziendale.
