Previsioni Meteo, l’ITCZ a sorpresa raggiunge il Sahel: quali conseguenze in sede mediterranea?

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La stagione delle piogge portate dall’umido “Monsone di Guinea” quest’anno parte in anticipo causando probabili ripercussioni anche sul Mediterraneo

Un po’ a sorpresa, rispetto alle previsioni stagionali, l’ITCZ si è spostato ulteriormente verso nord, avvicinandosi sempre più al tropico del Cancro, dove il sole ha raggiunto lo Zenit. Come abbiamo spiegato in un precedente articolo i passaggi zenitali del sole in area tropicale hanno delle importanti ripercussioni sul clima planetario, influenzando gli spostamenti del famoso “fronte di convergenza intertropicale“ che rappresenta una estesa cintura di bassa pressione, di natura termica, nei bassi strati, che circonda la terra attorno l’equatore.

ITCZ 2Il regime di bassa pressione termica (valori che possono scendere sotto i 1004 hpa), che predomina lunga la fascia equatoriale, è originato dal costante riscaldamento e dalla convergenza degli Alisei di NE e SE che convogliano masse d’aria molto umide e calde proprio attorno l’equatore. Convergendo fra di loro gli Alisei costringono le umide masse d’aria che raggiungono l’area equatoriale e la fascia sub-equatoriale ad innalzarsi verso l‘alto, agevolando la formazione di forti moti convettivi (correnti ascensionali particolarmente intense) che alimentano l’insorgenza di imponenti nubi cumuliformi (cumulonembi temporaleschi che possono raggiungere anche i 15-16 km di altezza), capaci di dare luogo a forti temporali e rovesci di pioggia (alle volte accompagnate da impetuose raffiche di “downbursts”) anche violenti, solitamente concentrati durante le ore pomeridiane e serali.

west (1)L’ITCZ, un indice climatico spesso molto sottovalutato, non resta stabile presso l’equatore tutto l‘anno, ma subisce delle periodiche fluttuazioni a sud e a nord della linea equatoriale, seguendo i passaggi zenitale del sole. In questo periodo, in piena primavera boreale, il sole comincia ad avvicinarsi allo Zenit nella fascia a nord dell’equatore, con massimi di insolazione concentrati tra i mesi di Maggio e Giugno a ridosso del tropico del Cancro. Ciò comporta un conseguente innalzamento dell’ITCZ verso la zona climatica a nord dell’equatore, iniziando quel cammino che lo spingerà verso la fascia tropicale settentrionale, dove l’arrivo dell’estate boreale coincide con l’inizio della stagione delle piogge (le piogge zenitali sull’Africa sub-sahariana e i Monsoni sull’Asia meridionale).

gl_sst_mm (1)In questi giorni il graduale riscaldamento dei territori semi-desertici dell’Africa sub-sahariana, generato dall’avvicinamento del sole allo Zenit e alla presenza di un regime anticiclonico, con aria calda e molto secca nei bassi strati, sta favorendo una fluttuazione dell’ITCZ verso nord, lungo il fronte africano. Già nei giorni scorsi, la graduale risalita dell’ITCZ ha favorito un notevole rinforzo dell’attività convettiva sui paesi che si affacciano fra il Golfo di Guinea, l’oceano Indiano e sul Corno d‘Africa. In settimana le piogge e i temporali legati ai primi spifferi di aria umida proveniente dai quadranti meridionale, hanno interessato la Somalia e l’altopiano etiope, fino all’Eritrea e all’entroterra montuoso dello Yemen occidentale.

Le piogge portate dall'umido flusso del "Monsone di Guinea" raggiungono il Burkina Faso
Le piogge portate dall’umido flusso del “Monsone di Guinea” raggiungono il Burkina Faso

In queste ultime due settimane le piogge e i temporali legati ai primi spifferi di aria umida proveniente dai quadranti meridionale, hanno interessato la Somalia e l’altopiano etiope, fino all’Eritrea e all’entroterra montuoso dello Yemen occidentale. Spesso in queste regioni l’attività convettiva scoppia improvvisamente nelle ore centrali del giorno quando il calore irradiato dal sole, prossimo allo Zenit (raggi solari perpendicolari sull’orizzonte nelle ore centrali del giorno), favorisce l’innesco di forti correnti ascensionali che costruiscono varie Celle temporalesche pronte a scaricare locali piogge e dei temporali a carattere sparso che bagnano le aride terre dei poveri stati dell‘Africa sub-sahariana e del Corno d‘Africa. Da notare come quest’anno, il rapido avanzamento verso nord dell’ITCZ, ha finalmente distribuito un bel po’ di piogge e forti temporali su tutti gli stati che si affacciano sul Golfo di Guinea, dalla Guinea alla Nigeria e al Camerun, e su parte del Corno d’Africa, dalla Somalia centro-meridionale al sud dell’Etiopia.

2xaf_jtNei prossimi giorni la linea dell’ITCZ dal Golfo di Guinea salirà fino al sud del Mali, al Niger, al Ciad meridionale e al South Sudan, posizionandosi ben oltre la media per il periodo e favorendo una notevole intensificazione dell’attività convettiva su queste aree, con la formazione di intense Multicelle temporalesche, alcune anche molto ben sviluppate, cariche di fulminazioni e precipitazioni localmente intense, che si sposteranno lungo la direttrice est-ovest, per poi allontanarsi verso le coste dell‘Africa occidentale e l‘Atlantico tropicale con delle “tropical waves“. Di conseguenza l’umido flusso del Monsone di Guinea, da S-SO e da SO, salirà ulteriormente di latitudine, raggiungendo il Sahel e confluendo sui più caldi e secchi venti di “Harmattan” (da E-NE, corrispondenti all‘Aliseo di NE che spira sul Sahara) che dominano sulla regione sahariana.

Credit NASA
Credit NASA

L’intensificazione e la graduale avanzata verso settentrione del Monsone di Guinea produce come primo effetto il rafforzamento dell’anticiclone sub-tropicale sul nord Atlantico con la conseguente deviazione dell’umido flusso perturbato atlantico verso le isole Britanniche e la penisola Scandinava, di solito oltre i 60° di latitudine nord, e la permanenza di condizioni di maggiore stabilità sul Mediterraneo generata da un progressivo rialzo dei geopotenziali alla quota di 500 hpa. Inoltre un Monsone di Guinea piuttosto forte generalmente intensifica la circolazione meridiana della cella di Hadley, favorendo una espansione fino alle latitudini mediteranee e sud europee degli elementi più settentrionali degli anticicloni sub-tropicali originati sulla regione sahariana.

Temporali africaNei prossimi giorni un promontorio anticiclonico, di chiara radice nord-africana, si protenderà verso il bacino centro-occidentale del Mediterraneo grazie alla notevole “Subsidenza” dovuta all’anticiclone libico rinforzato e spostato verso nord dall’intensificarsi della circolazione meridiana di Hadley, diretta conseguenza dell’azione e della progressiva intensificazione dell’umido flusso monsonico proveniente dal Golfo di Guinea.

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