Siccità in California: gli agricoltori useranno il 25% in meno di acqua

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“Ci troviamo nel mezzo di una siccità senza precedenti e dobbiamo esercitare i diritti dello Stato sull’acqua in un modo che non ha precedenti”

Un gruppo di agricoltori dell’area del delta dei fiumi Sacramento e San Joaquin ha trovato un accordo con le autorità californiane per ridurre il consumo d’acqua nel corso di questa stagione. La decisione arriva dopo la siccità che sta colpendo lo Stato e prevede che alcuni campi non vengano coltivati e che in quelli seminati si cerchi di mettere in atto pratiche di risparmio idrico.
L’accordo, scrive il New York Times, rappresenta un’importante concessione da parte dei coltivatori e fa sperare il governo della California che altre aree seguano lo stesso esempio. Questo perché i produttori del delta rappresentano soltanto il 5% di quelli di tutto lo Stato e per questo la mossa ha più un’importanza simbolica che un vero ritorno sulla crisi.
“Ci troviamo nel mezzo di una siccità senza precedenti e dobbiamo esercitare i diritti dello Stato sull’acqua in un modo che non ha precedenti”, ha detto Felicia Marcus a capo del Water Resources Control Board della California. Tornando indietro nel tempo, sin dalla Corsa all’oro gli agricoltori californiani hanno rivendicato le risorse idriche e protetto con forza il diritto di usarle per irrigare i campi che hanno reso lo Stato il principale produttore di ortaggi e frutta degli Stati Uniti. Solo per fare alcuni esempi: il 90% dei broccoli, il 99% dei carciofi, il 99% delle noci, il 97% dei kiwi e delle prugne sono prodotti in California. L’industria agricola usa l’80% dell’acqua totale consumata dallo Stato in un anno.
La California è entrata nel quarto anno di siccità record, cosa che lo scorso gennaio ha spinto il governatore Jerry Brown a dichiarare lo stato di emergenza e a imporre regole ferree in molte città per il risparmio idrico, che prevedono il taglio del 25% nell’erogazione di acqua.

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