Una coppia su 5 è infertile, aumentano le malattie sessuali tra gli under-20

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Il fenomeno delle “culle vuote” sempre più crescente: una seria minaccia per il sistema sociale di Welfare

L’Italia mette in campo un Piano nazionale per aumentare le nascite e per cercare di contrastare l’infertilità, patologia che ormai sembra affliggere non solo il Belpaese ma la maggior parte dei paesi europei. Oggi  Beatrice Lorenzin, Ministro della Salute, ha presentato il Piano sulla base di dati sempre più allarmanti dei fenomeno delle “culle vuote”: il 20% delle coppie ha oggi problemi a procreare, mentre aumentano soprattutto tra i giovanissimi le malattie a trasmissione sessuale, che sono appunto tra le prime cause di infertilita’. La denatalita’ allarmante, accomuna ormai molti Paesi europei, che in diversi piani si stanno organizzando per contrastare il problema: in Danimarca, è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione con uno spot molto esplicito che invita a fare l’amore per dare un figlio in piu’ al Paese.

infertilità maschileIl fenomeno sociale delle culle vuote è un problema allarmante poichè gli effetti a catena che si possono generare dall’impossibilità di procreare sono facili da intuire:  la bassa soglia di sostituzione nella popolazione non consente di fornire un ricambio generazionale, e il valore di 1,39 figli per donna, nel 2013, colloca il nostro Paese tra gli stati europei con i piu’ bassi livelli, mettendo a rischio l’intero sistema sociale di Welfare  Dunque, ha osservato Lorenzin, ”la denatalita’ non e’ solo un problema individuale, ma che riguarda l’intero sistema sociale’. Oltre alla volontà di non procreare, infatti i dati che riflettono il problema del basso tasso di natalità, dipendono strettamente anche dalla salute degli individui in età riproduttiva, che in fette sempre più importanti sono colpiti dall’infertilità; ad oggi colpisce il 20% delle coppie mentre solo 20 anni fa tale percentuale era pari alla meta’.

genitori figliLe possibili cause sono diverse: le malattie, gli stili di vita considerando che fumo, alcool e sedentarietà sono delle minacce per la fertilità. E poi ci sono le malattie sessualmente trasmesse – come Hiv, papillomavirus, sifilide, clamidia – che, ha avvertito Lorenzin, ”sono in allarmante aumento tra i giovani e rappresentano alcune delle principali cause di infertilita”’. E proprio da queste ultime si dovrà partire per arginare il problema, in primis, con un piano di “rieducazione” dei giovani attraverso  attraverso i social network sia definendo accordi di collaborazione con il ministero dell’Istruzione. Il Piano prevede pure la creazione di Unita’ ad hoc negli ospedali per favorire ed assistere le coppie che vogliono un figlio ed hanno problemi di fertilita’ e verra’ istituita una Giornata nazionale per la fertilita’, il Fertility Day, a partire dal 7 maggio 2016. Questo Piano ”e’ un punto di partenza strategico; non e’ un Piano moralistico che invita a fare figli, ma un insieme di azioni volte a informare i cittadini affinche’ siano in grado di fare le proprie scelte in modo consapevole. Cio’ a cui si punta e’ un rinnovamento culturale in tema di procreazione”, ha dichiarato il Ministro Lorenzin.  Si tratta certamente di ”obiettivi ambiziosi – ammette Lorenzin – ma alla portata di un Sistema sanitario di eccellenza come il nostro”.

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