Farro, brodo, ceci, casciotta d’Urbino, olio e pepe: questa la minestra amata da Michelangelo

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I geologi hanno lanciato una nuova figura professionale sul mercato del lavoro: il Narratore del Gusto e della Cultura, Selezionatore delle Tipicità italiane, Comunicatore del Benessere

“Ben 200gr di farro, 1,5 lt di brodo, 150 gr di casciotta d’Urbino, 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva , pepe e 100 gr di ceci. Questa è la ricetta della minestra che piaceva a Michelangelo”. A renderla nota per la prima volta è stato lo chef Rolando Ramoscelli durante la conferenza stampa a fornelli accesi dei geologi.
“L’esecuzione è semplice – ha proseguito lo chef – perché bisogna lavare il farro e lasciarlo cuocere per mezz’ora. Tagliare a dadini la casciotta, distribuirla nelle fondine prima di versarci il farro con buon brodo vegetale o di carne, versare i ceci lessati ed ultimare con un filo d’olio e una macinata di pepe”. La minestra è stata cucinata dai geologi.

“Abbiamo scoperto la casa di Piero della Francesca”. L’annuncio è stato dato da Olivia Nesci, Geomorfologa dell’Università di Urbino. “Una straordinaria ricerca – ha proseguito Nesci – condotta minuziosamente con lo studio di atti notarili a cura di Anna Falcioni, Paleografa dell’Università di Urbino ha svelato un risultato completamente nuovo. Proprio in quei territori riprodotti dall’artista del Rinascimento, nella piana del Metauro, è ubicata la casa di Piero della Francesca. Siamo dinanzi ad un risultato che per la prima volta rendiamo noto alla stampa. Il Ducato di Urbino è stato attraversato dai più grandi artisti del Rinascimento perché questo Ducato ha rappresentato la culla del Rinascimento scientifico mentre Roma e Firenze hanno rappresentato la culla del Rinascimento Letterario”.
La straordinaria ricerca è stata condotta da Anna Falcioni, Paleografa dell’Università di Urbino, Olivia Nesci, Geomorfologa dell’Università di Urbino e da Rosetta Borchia, artista, fotografa del paesaggio. La notizia è stata data oggi durante la conferenza stampa dei geologi a Milano.

I geologi hanno lanciato una nuova figura professionale sul mercato del lavoro: il Narratore del Gusto e della Cultura, Selezionatore delle Tipicità italiane, Comunicatore del Benessere.
“Oggi in Italia manca questo link in grado di unire il prodotto alla narrazione del territorio. Un prodotto senza racconto – ha affermato Rodolfo Coccioni , docente di Geologia presso l’Università di Urbino – non vale a nulla .ò Ecco perché ci siamo decisi a dare vita ad un Corso di Alta Formazione presso l’Università di Urbino che formerà questa nuova figura dai notevoli sbocchi professionali”.

La più grande professionalità che ci poteva consegnare l’EXPO è il Narratore del Gusto e della Cultura – ha dichiarato l’enogastronomo Giuseppe Cristini – che solo da un’Università storica come quella di Urbino poteva nascere. Le bellezze enogastronomiche ed ambientali avevano bisogno di una figura che li potesse narrare e noi l’abbiamo creata”.

Beretta annuncia l’acquisto della produzione del Prosciutto di Carmegna
“E’ nato il Consorzio del Prosciutto di Carpegna – l’annuncio è stato dato da Marco Riva, manager del Gruppo Beretta – e stiamo abilitando lo stabilimento all’esportazione in Europa e negli Stati Uniti del Prosciutto di Carpegna . Oggi copriamo già quasi tutto il territorio nazionale . Presidente del Consorzio è Alberto Beretta e con altri 17 prodotti italiani d’eccellenza siamo all’EXPO di Milano”.

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