Alimenti, RSPO: la certificazione dell’olio di palma sostenibile

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L’olio di palma certificato Rspo permette di preservare l’ambiente, le foreste pluviali e l’habitat di numerose specie animali, garantendo un’equa remunerazione dei lavoratori impegnati nella filiera produttiva

Esiste un’alternativa sostenibile alla coltivazione convenzionale dell’olio di palma che permette di preservare l’ambiente, le foreste pluviali e l’habitat di numerose specie animali, garantendo allo stesso tempo un’equa remunerazione dei lavoratori e delle comunità locali: è l’olio di palma certificato Rspo. La Rspo (Roundtable on Sustainable Palm Oil) è un’organizzazione non governativa multi stakeholder fondata nel 2004 per minimizzare gli impatti ambientali e sociali derivanti dalla coltivazione di olio di palma, attraverso l’introduzione di uno standard di sostenibilità composto da 38 diversi parametri sociali, economici e ambientali.

Olio-di-palma-i-produttori-banchettano-con-l’AfricaIl recente dibattito emerso anche in Italia sui temi che riguardano la sostenibilità ambientale dell’olio di palma ha spinto la Rspo a prendere posizione, mostrando la possibilità di coltivare palma da olio salvaguardando l’ambiente, attraverso l’utilizzo di terreni che non sono stati direttamente oggetto di deforestazione e, allo stesso tempo, garantendo l’approvvigionamento a quella che è diventata una delle principali fonti per la domanda globale di olii e grassi vegetali. Secondo la Rspo la soluzione ai problemi ambientali può passare attraverso l’utilizzo di olio di palma certificato e sostenibile (Cspo). La sostituzione massiva dell’olio di palma con altri oli vegetali a resa più bassa potrebbe infatti causare, a parità di volumi prodotti, un maggiore consumo di suolo, mettendo ancor più a rischio le foreste del pianeta.

olio_palma1Al contrario, lo stop all’utilizzo di olio di palma in Europa, nel lungo termine rischierebbe di avere conseguenze ben più negative per i Paesi produttori e per l’ambiente: senza una forte pressione da parte dei Paesi importatori più avanzati verso politiche di produzione sostenibile, l’esportazione si indirizzerebbe principalmente verso Cina e India, attualmente i più grandi mercati di sbocco, incentivando coltivazioni non sostenibili. Per questo la Rspo ha lanciato per il 2020 un obiettivo: arrivare al consumo di 100% di olio di palma certificato sostenibile in Europa, per incentivare i produttori ad adottare pratiche di coltivazione più sostenibili e responsabili per non perdere una fetta di mercato sempre più significativa. L’Italia è uno dei mercati più importanti per il raggiungimento dell’obiettivo europeo, essendo il secondo importatore continentale. La certificazione Rspo è il principale standard di sostenibilità nel settore a livello mondiale. Ad oggi oltre 12,5 milioni di tonnellate di olio di palma (il 20% del totale della produzione mondiale) sono prodotti in maniera sostenibile, coprendo circa 3,5 milioni di ettari di piantagioni. Punto di forza della certificazione Rspo è il ricorso a auditor indipendenti, che assicurano la certificazione del prodotto lungo l’intera filiera. Dal 2013 la Rspo ha creato un fondo per sostenere i piccoli coltivatori (Smallholder Support Fund) e finanziare i costi della certificazione di tante piccole aziende famigliari, rendendola gratuita. Il programma ha consentito la certificazione di 3.307 piccoli coltivatori in Indonesia, Malesia e Thailandia. Dal 2008 ad oggi la produzione di olio di palma sostenibile è cresciuta di oltre 18 volte, e ad oggi Rspo può contare su 2.271 membri distribuiti in 72 Paesi in tutto il mondo.

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