Incendio a Fiumicino, scalo di nuovo nel caos: Renzi, “intollerabile”

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E’ stato il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ad ipotizzare un’origine dolosa dell’incendio

Fiumicino di nuovo nel caos. Dopo l’incendio al Terminal 3 dello scorso maggio (80 milioni di euro la stima dei danni fino ad oggi), oggi e’ stato un rogo alla vicina pianeta di Focene a bloccare lo scalo per un’ora e mezza. Ed il premier Matteo Renzi si infuria e chiama il ministro dell’Interno Angelino Alfano. La procura di Civitavecchia apre un’inchiesta. Le fiamme – favorite dal forte vento – hanno bruciato una vasta zona di sterpaglie vicino ad una via che corre parallela al perimetro dell’aeroporto romano. Il fronte di fuoco ampio alcune centinaia di metri. L’incendio si e’ sviluppato intorno alle 13 ed e’ stato spento alle 20. Intervenute dieci squadre e due Canadair dei vigili del fuoco, insieme ad uomini del Corpo forestale dello Stato ed alla Protezione civile di Roma. Alle 14.20 e’ stato disposto il blocco di tutti i decolli dallo scalo a causa dell’imponente colonna di fumo che si e’ alzata dal rogo. I decolli sono ripresi alle 15.45. Tanti i ritardi dei voli ed i disagi per i passeggeri, molti dei quali rimasti sui velivoli in pista.

LaPresse/Vincenzo Livieri
LaPresse/Vincenzo Livieri

E’ stato il sindaco di Fiumicino, Esterino Montino, ad ipotizzare un’origine dolosa dell’incendio, facendo notare che “le fiamme si sarebbero propagate da 2-3 punti diversi, anche lontani tra di loro. Nessuno mi potra’ convincere della casualita’ dell’incendio” La procura di Civitavecchia procede, per il momento, per incendio. Saranno le risultanze dei vigili del fuoco e degli esperti, attese dagli inquirenti, a determinare se gli accertamenti dovranno proseguire o meno per incendio doloso. I magistrati hanno dato incarico al Corpo Forestale di presidiare l’area interessata dal rogo in attesa di procedere, domani, ai primi rilievi per stabilire la natura dell’incendio. Nel pomeriggio Renzi, fanno sapere fonti di Palazzo Chigi, ha chiamato Alfano per avere informazioni ed immediata verifica da parte delle forze dell’ordine sulla situazione dell’aeroporto di Fiumicino. Adesso basta, e’ il ragionamento del premier, e’ impensabile che il principale hub italiano sia in balia di incidenti o peggio di malintenzionati. Se davvero l’incendio di oggi che ha paralizzato l’aeroporto fosse doloso, sottolineano le stesse fonti di governo, ci troveremmo di fronte ad un atto gravissimo, le cui conseguenze impattano direttamente su una delle principali infrastrutture del Paese, sul turismo e sull’economia. E’ la seconda volta che Fiumicino viene messo in ginocchio e questa situazione, concludono fonti di Palazzo Chigi, e’ intollerabile.

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