Missione compiuta, New Horizons ha incontrato Plutone: stanotte i primi dati

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La prossima volta che i tecnici avranno notizie dal satellite sarà alle 3 di domani mattina, quando la sonda comunicherà con la Terra per 18 minuti senza però inviare alcuna foto

Dopo un viaggio di 9 anni e di 5 miliardi di chilometri, la sonda New Horizons è arrivata alle 13:49 al punto di massimo avvicinamento con Plutone, a soli 12.500 chilometri dalla superficie del pianeta nano. “New Horizons è passata nel punto più vicino a Plutone” ha annunciato un commentatore della NASA al Johns Hopkins Applied Physics Center nella periferia di Washington. L’evento storico nell’esplorazione spaziale è stato salutato da un lungo applauso nel centro di controllo della NASA, che ha calcolato in circa 4 ore il tempo necessario ai dati per giungere sulla Terra. In serata in Italia, sulle pagine social della Nasa sarà possibile fare domande agli ingegneri dell’agenzia spaziale americana riguardo il flyby della sonda New Horizons, seguendo il twitter #asknasa.

New Horizons è in silenzio radio da questa mattina alle 05:15 (ora italiana), dopo aver inviato a Terra l’ultima comunicazione, la E-Health 1. La prossima volta che i tecnici avranno notizie dal satellite sarà alle 3 di domani mattina, quando la sonda comunicherà con la Terra per 18 minuti senza però inviare alcuna foto. Conosceremo solo la sua posizione precisa e saremo sicuri che è sopravvissuta al flyby, anche se i rischi sono davvero pochi.

Credit: NASA
Credit: NASA

La sonda ha sorvolato il pianeta nano in corrispondenza della misteriosa macchia brillante a forma di cuore che aveva già fotografato e della quale dovrà indagare la natura. Proprio nelle ultime ore, a causa della rotazione del pianeta, la macchia si è rivolta completamente verso la sonda.

L’avvicinamento di New Horizons a Plutone è un’impresa storica per l’esplorazione spaziale, che arriva a 50 anni dalla prima foto ravvicinata di Marte scattata dalla sonda Mariner 4 il 15 luglio del 1965. Con la visita al pianeta nano si completa così l’esplorazione dei pianeti del Sistema Solare. Quando la missione New Horizons era cominciata, nel gennaio 2006, Plutone era ancora il nono pianeta del nostro sistema, ma qualche mese più tardi, il 24 agosto, è stato declassato a pianeta nano dall’Unione Astronomica Internazionale. Già c’è chi su Twitter e sugli altri social media chiede di dare di nuovo a Plutone lo status di pianeta, visto che gli ultimi dati di New Horizons indicano che è un po’ più grande del previsto: dalle stime precedenti, comprese fra 2.274 e 2.301 chilometri, è stato ricalcolato in circa 2.370 chilometri. Non si sa se sarà sufficiente a “farlo tornare” un pianeta, ma è già di sicuro il corpo celeste più grande della fascia di Kuiper, la zona più esterna del Sistema Solare popolata da pianetini e asteroidi.

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