Orso marsicano: in pericolo la conservazione del mammifero più raro nel panorama faunistico italiano

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E’ nel 2012 che viene rilevato un focolaio di tbc bovina in territorio di Gioia dei Marsi nel Parco Nazionale d’Abruzzo. L’infezione è letale per il bestiame domestico e la fauna selvatica, e può essere trasmessa all’uomo

L’Associazione Salviamo l’Orso, da sempre impegnata per la conservazione del raro mammifero, lamenta indifferenza e noncuranza della classe politica in merito alla lunga vicenda del focolaio di tbc bovina.

Passano gli anni, si alternano le forze politiche e gli uomini alla guida della Regione ma l’indifferenza e la noncuranza delle nostre istituzioni politiche continuano a mettere in pericolo la conservazione dell’orso bruno marsicano il mammifero piu’ raro nel panorama faunistico italiano, l’orso piu’ raro al mondo, simbolo delle montagne abruzzesi e formidabile attrattore turistico per le nostre disastrate aree interne.

La lunga vicenda del focolaio di tbc bovina rilevato nella Marsica sin dal 2012 nel territorio del comune di Gioia dei Marsi e  nei pascoli confinanti di Bisegna e Lecce nei Marsi  che le associazioni ambientaliste e Salviamo l’Orso in primis hanno portato all’attenzione dell’opinione pubblica regionale e nazionale e’ purtroppo sintomatica del disinteresse e della sciatteria di certa classe politica nei confronti della conservazione dell’orso……disinteresse e irresponsabilita’ che oltre a mettere in pericolo la nostra relitta popolazione di orsi, che altri paesi  piu’ civili del nostro difenderebbero strenuamente, espone i rappresentanti di questa classe politica a figure sconsolanti e vergognose.  Tale e’ stata appunto quella che Luciano D’Alfonso ha fatto a Roma qualche giorno fa incontrando il Ministro dell’Ambiente Galletti.

Riepiloghiamo brevemente l’antefatto:

  • Nel 2012 viene rilevato un focolaio di tbc bovina in territorio di Gioia dei Marsi nel Parco Nazionale d’Abruzzo. L’infezione e’ letale per il bestiame domestico e la fauna selvatica, non solo ma puo’ essere trasmessa all’uomo.
  • Nel 2013 viene rilevato un nuovo caso, poi nel Marzo del 2014 una giovane femmina di orso viene recuperata moribonda e muore poche ore dopo. Il conseguente esame necroscopico accerta la presenza di vaste lesioni da tbc nell’animale che ne fanno la causa della sua morte
  • Dopo le forti proteste delle associazioni si riesce a recuperare ed a controllare una mandria di bovini che pascolano da anni allo stato brado senza essere sottoposti ai periodici controlli sanitari imposti dalla legge ed alcuni animali positivi alla tbc vengono macellati.
  • i Ministeri della Salute e dell’Ambiente insieme al PNALM chiedono insistentemente ma senza risultato alcuno che l’area venga chiusa al pascolo temporaneamente (almeno 1 anno…)
  • Finalmente a seguito della mobilitazione dell’opinione pubblica ed alle ripetute richieste del Ministero dell’Ambiente culminate in un incontro tra l’assessore all’Ambiente Mazzocca e la sottosegretaria On. Degani la giunta regionale abruzzese approva la DGR 348 del 7 Maggio scorso “Azioni urgenti per la tutela dell’Orso bruno marsicano e per la sorveglianza sanitaria sulla fauna” in cui oltre alla costituzione di un Comitato per la sorveglianza sanitaria della fauna si delibera la chiusura dei pascoli interessati dal focolaio per almeno 1 anno.

Ebbene …….la delibera ormai vecchia di quasi 2 mesi non ha prodotto alcun divieto di pascolo, le vacche hanno invaso nuovamente i pascoli alti di Gioia dei Marsi, il cui Sindaco ha bellamente ignorato la delibera (solo Bisegna ha vietato il pascolo per quanto di sua competenza).  Le promesse fatte al sottosegretario On. Degani a nome di D’Alfonso  dagli assessori Mazzocca, Pepe, Paolucci e Di Matteo sono state completamente disattese, al punto da poter dire senza tema di smentita che la Giunta regionale abruzzese si e’presa letteralmente gioco di Sottosegretario e Ministro ….incredibile ma vero !

Tra l’altro la DGR recita che << ..in caso di mancata emanazione delle ordinanze suddette (di chiusura pascolo…NdR) entro e non oltre il termine di 30 giorni dalla pubblicazione della presente Deliberazione, Il Presidente della Giunta regionale , in quanto autorita’ sanitaria regionale , ai sensi dell’art.32 della legge n. 833/1978 e dellart. 117 del D.Lgs n. 112/1998 emettera’ in tal senso, un’Ordinanza contingibile e urgente; >>…….e allora caro D’Alfonso che ne e’ stato di questa Ordinanza  contingibile e urgente?  In pratica  la Giunta regionale approva  una delibera  e poi se ne dimentica quanto si tratta di farla rispettare, un comportamento che rasenta la truffa.

La scorsa settimana, quindi, incontrando il Ministro Galletti il buon D’Alfonso si e’ visto rinfacciare tutto cio’ dal Ministro e pare, bonta’ sua, che sia cascato dalle nuvole ed abbia reiterato le sue promesse di intervento che noi, inguaribili ottimisti, continuiamo a sperare di veder concretizzate ma finora invano !

 Certamente non una bella figura ne alcunche’ di cui andar fiero per colui che oltre ad ignorare i numerosi appelli delle associazioni e le loro cortesi richieste di incontro , aveva condotto una campagna elettorale tutta all’insegna del rilancio della protezione dell’ambiente  e delle aree protette della nostra regione…..ma come si suol dire, “passata la festa gabbato lo Santo” che  in questo caso e’ il nostro orso insieme alla cosiddetta Regione verde d’Europa!

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