Ricerca: nei paesaggi artificiali meno uccelli che negli habitat naturali

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I ricercatori hanno monitorato le popolazioni di uccelli nei frutteti di mango coltivati e in quelli degli habitat naturali del parco nazionale Kruger, in Sudafrica

Uno studio condotto da ricercatori dell’universita’ di Exeter conferma la perdita di biodiversita’ nei paesaggi artificiali rispetto a quelli naturali: nei frutteti di mango coltivati vive il 35% di specie di uccelli in meno rispetto a quelli che si trovano negli habitat naturali dell’Africa. I ricercatori hanno monitorato le popolazioni di uccelli nei frutteti di mango coltivati e in quelli degli habitat naturali del parco nazionale Kruger, in Sudafrica, per verificare se l’agricoltura potesse aggiungere elementi nuovi all’habitat e permettere a nuove specie di uccelli di unirsi a quelli gia’ presenti. Ma i risultati, pubblicati sul numero di agosto della rivista Landscape Ecology, dimostrano che sostituire il paesaggio naturale con uno agricolo puo’ portare ad un calo della ricchezza di specie dei volatili. Secondo i ricercatori, gran parte della diminuzione degli uccelli nelle aree coltivate e’ legato alla mancanza di vegetazione a basso fusto e cespugli: a sparire, infatti, sono state 26 specie che si nutrono di insetti e nettare. Gli scienziati sottolineano come la conoscenza della struttura e delle caratteristiche dell’habitat possa aiutare a prevedere gli effetti che i paesaggi artificiali possono avere sulla biodiversita’ regionale, permettendo cosi’ di ridurre le conseguenze negative.

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