Trenta ore alla deriva, tre naufraghi salvati a Anzio

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I familiari dei tre naufraghi si sono rivolti alla guardia costiera di Anzio quando hanno visto che i propri cari, intenzionati a passare la notte in mare per poi rientrare giovedì mattina, sembravano invece essere spariti nel nulla

Tre naufraghi sono stati salvati dopo essere stati 30 ore alla deriva. Non davano piu’ notizie di se da mercoledi’ sera quando, dopo esser partiti per una battuta di pesca diretti verso l’isolotto di Palmarola, sembravano del tutto spariti e inghiottiti dal mare. imponente lo spiegamento di mezzi da parte della direzione marittima del Lazio, che ha coordinato unita’ Sar provenienti da piu’ comandi dipendenti (Anzio, Terracina, Gaeta e Ponza), due aerei atr42 partiti dalle basi della guardia costiera di Catania e di Pescara, oltre ad un elicottero dei vigili del fuoco proveniente da Ciampino. I familiari dei tre naufraghi, provenienti da Sezze romano, si sono infatti rivolti alla guardia costiera di Anzio quando hanno visto che i propri cari, intenzionati a passare la notte in mare per poi rientrare giovedi’ mattina, sembravano invece essere spariti nel nulla. telefoni spenti e nessun sistema radio presente a bordo del piccolo natante da 6,70 metri. Una ricerca quindi particolarmente difficoltosa, in cui le uniche certezze erano il luogo di partenza e il presumibile luogo di destinazione. Ma, tra i due punti, decine di miglia marine dove evidentemente qualcosa era successo, e che andavano controllate metro per metro. Le ricerche non si sono mai interrotte, andando avanti per tutta la notte con aerei e motovedette. Una area vasta quella che si e’ dovuta scandagliare. alle 7.30 di stamani e’ stata finalmente avvistata una piccola zattera, con i 3 a bordo sofferenti ed esausti ma ancora vivi: ‘l’esclamazione – riferisce la guardia costiera – che si e’ sentita via radio tra i soccorritori e’ stata piena di emozione: ‘evviva, li abbiamo trovati!’. Il natante era affondato per una via d?acqua diverse ore prima. Emozionati e provati sono quindi giunti a bordo della motovedetta nel porto di Anzio.

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