Ecco i 10 posti mozzafiato da visitare prima che scompaiano

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Ci sono alcune località, città e siti culturali nel mondo che scompariranno prima di quanto ci si possa aspettare: il cambiamento climatico è fra le prima cause che li minaccia, fra essi vi sono anche le Alpi italiane e la città di Venezia

L’estate è la stagione per antonomasia per organizzare le proprie vacanze: mare, relax e tanto sole è la triade perfetta che accompagna i vacanzieri nei loro soggiorni estivi. Quale occasione migliore per scegliere come meta una delle località del pianeta a rischio estinzione per godere della loro unicità prima di dirgli addio per sempre? Molti non sanno, o non si rendono conto, che molte località e paesaggi più belli del mondo fra una manciata di anni potrebbero scomparire letteralmente dalla faccia della Terra o, seppur si salveranno dalla sparizione totale, finiranno comunque per modificarsi talmente tanto da non avere più l’aspetto che hanno oggi. Ecco una lista delle mete, paesaggi naturali ed urbani ad alta probabilità di “estinzione”.

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Galapagos

-In testa alla hit del rischio estinzione ci sono le Maldive. E’ una delle mete più gettonate per i vacanzieri, ma molti rimarranno delusi nel sapere che lo splendido arcipelago sparirà nell’arco di una decina di anni, o perlomeno, alcune delle isolette che lo compongono (quasi mille) verranno sommerse dal mare. Non è certamente una novità oggigiorno essere a conoscenza del fatto che il riscaldamento globale causa uno scioglimento accellerato dei ghiacciai  del pianeta, (come già si sta verificando) e che anno dopo anno, il livello del mare tende a salire e di conseguenza, andrà a sommergere tutto ciò che incontra fra cui anche i bellissimi isolotti  delle Maldive.

Belize Barrier Reef
Belize Barrier Reef

– Anche le famosissime Galapagos, in Ecuador, spariranno o meglio cambieranno completamente volto: l’arcipelago è popolato da migliaia di specie fra flora e fauna che hanno instaurato un delicatissimo equilibrio di sopravvivenza, che ne fa la bellezza del paesaggio. Ma, i cambiamenti climatici, l’inquinamento terrestre e marino e la pesca illegale stanno seriamente minacciando questo ecosistema che, una volta “rotto”, non sarà più in grado di ricostruirsi, con conseguenze  a catena sulle specie animali e vegetali che si estingueranno. Ciò inficerà anche sul paesaggio dell’arcipelago che non si presenterà più così come si può osservare oggi.

scorcio del Madagascar
scorcio del Madagascar

– Stesso discorso e purtroppo stesso triste avvenire si prevede anche per la Belize Barrier Reef, nel Mar dei Caraibi, la barriera corallina  Patrimonio dell’Umanità Unesco, e stessa sorte toccherà al Madagascar: anche queste località sono caratterizzate infatti da un’ecosistema unico quanto delicato che sta rischiando di disintegrarsi anno dopo anno a causa dei seri problemi ambientali ormai ben conosciuti, primo fra tutti il cambiamento climatico che con il surriscaldamento globale provoca una serie di danni a catena.

-Ma non sono solo i paesaggi naturali quelli ad essere più a rischio, ma anche monumenti di inestimabile valore culturale, come Petra in Giordania: monumenti, tombe e templi  scavate interamente dentro la roccia arenaria, sito monumentale divenuto proprio per la sua bellezza e valore storico Patrimonio dell’Unesco. Ebbene  questi siti, rischiano di franare con il passare degli anni, come già peraltro si sta verificando: in circa un trentennio è stato osservato come il sito Petra sia cambiato notevolmente, questo a causa della naturale erosione della roccia e sia perché il turismo di massa a cui è soggetto il sito, non permette di avere delle condizioni ambientali idonee al suo mantenimento nel tempo.

– E sembra ancor più vicina  e reale l’impossibilità di godere di un’altra bellezza mondiale facente parte delle 7 meraviglie del mondo e Patrimonio Unesco: stiamo parlando del mausoleo di Taj Mahal, ad Angra in India. L’eccessiva urbanizzazione della zona ed il turismo aggressivo hanno portato ad una concentrazione di inquinamento tale, che le pareti e gli interni della struttura si stanno “sporcando” annerendosi a vista d’occhio e perdendo il loro spettacolare colore naturale, bianco latte.

Los Angeles
Los Angeles

– Los Angeles e San Francisco inoltre, due delle pietre miliari del turismo statunitense. Città di grande fascino e bellezza architettonica, ma anche importanti realtà urbane brulicanti di vita. Entrambe le città, sorgono sulla Faglia di Sant’Andrea, e fin qui non ci sarebbe nessun problema. Se non fosse che ormai da anni i sismologi ed esperti parlano di un sempre più probabile terremoto che si dovrebbe generare proprio nella faglia, e che se si verificherebbe, inghiottirebbe entrambe le città. Il così detto “Big One”, così rinominato perché si stima che dovrebbe essere un sisma di una potenza distruttiva esorbitante, si potrebbe verificare fra circa 30 anni.

Venezia
Venezia

– Ed in Italia? Anche l’Italia possiede dei siti a rischio estinzione e sono i ghiacciai delle Alpi ed una delle città più ammirate in tutto il mondo, Venezia. Per quanto riguarda la Alpi è stato stimato che entro il 2100 scomparirà più della metà dei ghiacciai, ed il paesaggio perderà per sempre la sua immagine tradizionale con le sue vette candide che si confondono con le nubi.

– Venezia è una città a rischio scomparsa a causa del continuo aumento del livello delle acque della laguna. Esiste un piano di interventi e sarà costruita una diga, proprio per arginarle. Ma la laguna non è l’unica minaccia per la città.  Venezia ha fatto del turismo una delle sue fonti più importanti di ricchezza, ma come accade in molti casi, quella che era una fonte positiva si è ritorta contro la stessa città:

Miami
Miami

il turismo di massa infatti ha portato negli anni ad un urbanizzazione massiccia e la città  non respira più, con costruzioni sempre più ammassate proprio a ridosso delle acque.  Stessa fine farà anche Miami, sommersa dalle acque dell’Oceano Atlantico insieme a molte altre città dell’east coast americana. E si potrà dire addio anche  a gran parte di Amsterdam, anch’essa a rischio sommersione per l’aumento del livello del mare.

Civita di Bagnoregio
Civita di Bagnoregio

-Tornando in Italia, stessa triste fine farà anche Civita di Bagnoregio, la così detta città che muore. E’ un antico borgo nel Viterbese interamente costruito su un colle di tufo. La progressiva erosione del promontorio e della vallata circostante sta facendo cedere gran parte delle antiche costruzioni del borgo che presto scomparirà inghiottito dalla vallata.

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