Frana in Cadore: quattro i distacchi, strade aperte

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Quella del Ru Secco, a San Vito di Cadore, che ha causato tre vittime, dalle pendici del Pelmo è scesa fino al torrente Boite che attraversa l’ampezzano

Sono state quattro le frane che hanno interessato l’area dolomitica veneta con il temporale della notte scorsa. A renderlo noto e’ l’assessore veneto alla Protezione civile Diego Bottacin. Quella del Ru Secco, a San Vito di Cadore, che ha causato tre vittime, tra le quali una ragazzina, dalle pendici del Pelmo e’ scesa fino al torrente Boite che attraversa l’ampezzano. Di minore intensita’, anche perche’ contenuta dalle opere realizzate dopo altri episodi avvenuti in passato, di cui uno costato la vita a due persone nel 2009, quella di Cancia e una minore in localita’ Peaio nel comune di Vodo di Cadore. Secondo l’assessore, in attesa che si abbiano le prime stime ufficiali, le frane scese dall’Antelao hanno portato a valle decine di migliaia di metri cubi tra roccia, ghiaia e fango con un fronte non particolarmente esteso ma ad altissima velocita’ e violenza. La quarta frana ha riguardato la Grava Secca, nella zona di Auronzo, in un tratto noto per questi fenomeni e da sempre tenuto sotto controllo. Tutta la viabilita’ e’ stata ripristinata ed e’ regolare mentre continuano i controlli sulle zone a rischio come era gia’ in corso dopo alcuni distacchi avvenuti nei giorni scorsi e che avevano portato ad isolare, anche in quelle occasioni, la strada per Cortina d’Ampezzo.

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