Dipendenza da internet: smartphone a tavola, a rischio salute e relazioni

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La “dipendenza da internet” induce all’utilizzo costante e continuativo dei mobile device, smartphone in testa, anche a tavola

Un minore livello di consapevolezza nell’alimentazione, causato dall’essere pienamente immersi in un’altra attivita’ e un peggioramento delle relazioni interpersonali. Sono due delle conseguenze negative derivanti dalla cosiddetta ‘dipendenza da internet’ che induce all’utilizzo costante e continuativo dei mobile device, smartphone in testa, anche a tavola. E proprio per mettere l’accento sui rischi connessi all’alimentazione nello strapotere delle nuove tecnologie nelle nostre vite quotidiane, il Ministero della Salute ha organizzato uno dei workshop con cui sta animando Expo Milano 2015: di fronte a una classe di liceo scientifico, Guido Orsi dell’ordine degli psicologi del Lazio, ha spiegato come “secondo studi recenti, l’utilizzo a tavola di smartphone sta condizionando il modo in cui ci alimentiamo generando cattive abitudini, favorendo l’obesita’ e compromettendo la comunicazione con i genitori”. Portando lo smartphone a tavola – ha sottolineato l’esperto – incorriamo in tre tipi di rischi: uno nutritivo, ovvero mangiamo in modo inconsapevole, favorendo l’obesita’ o altri problemi come una cattiva digestione o gonfiore; uno sociale, per cui ci isoliamo laddove invece il pasto dovrebbe essere un momento di dialogo, di relazione e condivisione; uno comportamentale perche’ aumentiamo le possibilita’ di una dipendenza da internet”. La soluzione, allora, non e’ altro che quella dettata da buonsenso che vorrebbe il cellulare lontano dalla tavola e un utilizzo equilibrato nel corso della giornata: “bisognerebbe far seguire a mezz’ora sui social network – ha suggerito Orsi – almeno due ore di studio, sport o uscite con gli amici lontano da connessioni. Puo’ sembrare difficile, ma e’ essenziale anche per il benessere psicofisico, per un buon rendimento scolastico e per le relazioni sociali”.

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