I mille volti di Isernia

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Isernia, non si arrende mai nemmeno dopo i bombardamenti

Isernia è un piccolo comune del Molise, che si stende tra le catene montuose della Meta e della Mainarde, di cui fanno parte i comuni che appartengono al Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise. Il clima è l’ideale, con inverni freddi ma non troppo ed estati fresche, generalmente non afose. Isernia ha origini molto antiche. I reperti trovati, esposti nel sito di Isernia La Pineta, indicano che, la presenza dell’uomo risalga a più di 700mila anni fa.

Cattedrale-Piazza-Andrea-dIsernia-001-e1422810010634Per un lungo periodo, fu sotto il dominio dei Sanniti, considerato un punto militare strategico. Solo dopo le guerre sannitiche, il dominio passa ai romani, che coniarono, anche, le monete di Aesernia e la trasformarono in municipio. E’ di questo periodo il Capitolirum, il tempio dedicato a Giove, Giunone e Minerva trasformato, poi, nel Duomo di Isernia. L’edificio, subì alcuni danni durante i terremoti del 1456 e del 1805 e durante i bombardamenti del 1943, ma fu restaurato su volere del vescovo Achille Palmerini. Sempre del periodo romano è l’acquedotto che, attualmente, e ancora funzionante. Caduto l’Impero, Isernia è sede di invasioni da parte dei Vandali e dei Saraceni, che la distruggono, per poi rinascere con i Longobardi. I Normanni la dichiararono terra regia, privilegio attribuito a pochi, ma contemporaneamente Isernia, subisce una fase di declino. Del periodo signorile, da visitare sono le chiese di San Francesco, Santa Chiara, dell’Immacolata 67696-800x544-500x340e di San Pietro Celestino.  Nel 1860, Isernia ospita Vittorio Emanuele II, in viaggio per incontrare Garibaldi a Teano. Nello stesso anno fu terreno di scontri prima con i francesi e poi con i piemontesi, a causa della volontà della popolazione di riconoscere come unico Re, il Re delle due Sicilie. Gli scontri furono cruenti e portarono alla morte di numerosi pastori e contadini, scambiati “accidentalmente” per briganti. Durante la seconda guerra mondiale, fu più volte distrutta dagli Alleati e riportò un numero elevatissimo di vittime tanto che nel 1960, fu insignita della Medaglia d’Oro al Valore Civile.In questo periodo, a seguito dei bombardamenti, infatti, anche la Fontana della Fraterna, simbolo della città, fu spostata da Piazza Fraterna, per essere collocata in Piazza Celestino. Gli anni Cinquanta sono ricordati come gli anni della violenza sociale, in quanto numerosi furono gli scontri con studenti e cittadini manifestanti, che richiedevano il riconoscimento di Isernia, come provincia. Riconoscimento che avvenne solo nel 1970.

merlettaiaTra le tradizioni di Isernia, la più importante è sicuramente la lavorazione del merletto a tombolo, tanto da nominarla città del merletto. Questo onore, le è stato attribuito dal fatto che, questo tipo di merletto è costituito da un filo di colore avorio prodotto nella zona che rende più luminose le produzioni. Tra gli avvenimenti più importanti, vi è la Processione del Venerdì Santo; evento memorabile, che percorre l’intera città e vede la presenza degli Incappucciati, fedeli che per un voto di penitenza partecipano alla processione nascosti da un telo bianco con una corona di spine in testa, alcuni scelgono anche di camminare scalzi o portare croci. Altro evento che vi consigliamo è La Fiera delle Cipolle, dov tra musica e danza, ma soprattutto, sono esposte cipolle di vario tipo. Ancora la Festa dei santi Cosma e Damiano, che è molto sentita dalla città e prevede non solo impegni religiosi, ma anche musica, spettacoli e rappresentazioni teatrali.Infine, la Festa dell’Unità, che dura 5 giorni, con musica e spettacoli vari. Ogni giorno poi, nel mese di Settembre, sono previste proiezioni cinematografiche o è aperta la corrida.

D:DCIM100MEDIAIMG_1591.JPGTra i piatti da gustare, oltre i salumi e i formaggi, vi sono i turcinelli arrostiti, cioè interiora di agnello avvolte nelle budella e poi arrostite, la ru macche che altro non è che una polenta di fagioli, i frattaruoli, cioè tocchetti di polenta con salsiccia e i ru sciarone,  le buonissime mezzelune di pasta ripiene di uova e formaggi.

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