Salute: dimostrata l’efficacia degli omega 3 per il cervello

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“Il ruolo degli omega 3 non è quello di migliorare le performance cognitive, bensì quello di garantire una corretta fisiologia cerebrale e ritardare il declino cognitivo”

L’Associazione Italiana Industrie Prodotti Alimentari (Area Integratori alimentari), in collaborazione con il Professor Giovanni Scapagnini, biochimico clinico e docente presso l’Universita’ del Molise, replica allo studio statunitense del National Institute of Health pubblicato da Jama, secondo cui gli integratori a base di omega 3 e altri antiossidanti non migliorano la memoria e le capacita’ cognitive negli anziani, confermandone al contrario l’efficacia. Scapagnini precisa inoltre che: “Un recente studio pubblicato a Febbraio 2015 su The Journal of Alzheimer Association, condotto su oltre 800 pazienti, ha dimostrato che in soggetti affetti da disturbi che accelerano il declino cognitivo, come l’Alzheimer, la supplementazione con omega 3 ha dimostrato una significativa efficacia nel preservare le funzioni cognitive e addirittura mantenere il volume cerebrale”. ”Lo studio pubblicato – spigano in una nota – valuta l’effetto di alcuni integratori sperimentati per le patologie della retina nell’ambito del trial clinico AREDS2, che ha dimostrato l’efficacia dei carotenoidi, della vitamina C e Ee dello zinco di rallentare la degenerazione della retina”. Gli stessi pazienti analizzati per la maculopatiasono stati investigati, all’inizio della sperimentazione e poi ogni 2 anni, per valutare l’effetto degli stessi integratori anche sulle funzioni cognitive, ma l’indagine e’ stata realizzata solo attraverso test cognitivi effettuati per telefono, senza visiteneurologiche. “A questo proposito, e’ bene sottolineare che il ruolo degli omega 3 non e’ quello di migliorare le performance cognitive, bensi’ quello di garantire una corretta fisiologia cerebrale e ritardare il declino cognitivo” – afferma il Giovanni Scapagnini, che prosegue: “Circa 1/5 del peso del nostro cervello e’ costituito da acidi grassi polinsaturi, soprattutto da DHA, un acido grasso semiessenziale della serie omega 3. L’Autorita’ europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha indicato che tali acidi sono elementi essenziali della nostra dieta e, in particolare, nel 2014 ha confermato che l’assunzione di DHA (250 mg die) contribuisce al mantenimento della normale funzione cerebrale”.

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