Alla scoperta di San Giovanni in Fiore, la capitale della Sila

MeteoWeb

Ecco San Giovanni in Fiore, comune silano d’eccellenza

La Calabria conserva numerose meraviglie e ricchezze. Tra queste, oggi, scopriremo San Giovanni in Fiore. Il piccolo comune conta circa 17.000 abitanti ed è il territorio più antico e popolato della Sila. Il suo territorio fa parte del Parco Nazionale della Sila, tanto da essere ricordato come la capitale della Sila. La sua collocazione influisce notevolmente sul clima, che presenta inverni rigidi ed estati ventilate e asciutte. La sua storia è legata alla vita dell’abate Gioacchino da Fiore, che fondò la Congregazione florense che amministrò per lungo tempo il territorio.

abbazia-florenseLa città, infatti, dal 1189 fino al 1500 fu amministrata ordinariamente dagli abati florensi. Nel 1530, il territorio è trasformato in feudo ecclesiastico destinato a durare fino al 1783. Dopo un periodo di difficoltà, è nel 1844 che il comune acquista una rilevanza nella scena internazionale a causa dell’episodio che riguardò i Fratelli Bandiera, catturati proprio nella zona. Questo fu solo l’inizio, di un territorio segnato nel 1848 dalla rivolta agraria e che vide molti dei suoi abitanti emigrare verso l’America. Solo agli inizi del Novecento si hanno speranze di miglioramento economico. L’apertura di una grande industria energetica permette la ripresa economica del territorio tutto. Dopo il fascismo, però, la stessa industria non sembrava poter garantire le promesse di benessere e ricchezza, tanto che l’economia ne uscì disastrata. Una qualche forma di ripresa sarà possibile solo nel 1950. Punti di riferimento di San Giovanni sono, innanzitutto, i tanti complessi religiosi di cui il territorio va fiero. Tra questi: l‘Abbazia florense, l’unica chiesa rimasta del complesso voluto da Gioacchino da Fiore; la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, il Convento dei Cappuccini, la Chiesa di Santa Maria della Sanità, la Chiesa dell’Annunziata e il Monastero dei Tre Fanciulli l’edificio religioso più antico.

FascettaSpianataAltri luoghi d’interesse sono: il Palazzo Barberio Toscano, il sito archeologico Iure Vetere dove fu edificato il primo edificio della congregazione, l’arco normanno simbolo di San Giovanni, il Monumento ai caduti di Monongah che portò il comune sulle scene internazionali, in quanto molti dei morti della miniera di Monongah erano emigranti di San Giovanni in Fiore e, infine il Ponte della Cona sui passarono i Fratelli Bandiera, dopo la cattura. Appuntamenti importanti sono: il carnevale, in cui note sono le rappresentazioni musicali dette “Frassie” e la Fiera legata alla festività di San Giovanni Decollato, oltre a numerose festività religiose. I prodotti tipici presentano la loro natura rude e montanara. La semplicità dei piatti, però, è elemento essenziale, che lo rende prezioso e indimenticabile. La cultura e l’anima di San Giovanni, è possibile percepirla sia nel pane e nei suoi derivati, di cui ricordiamo la pitta cioè la focaccia di pane e la cullura, cioè la ciambella di pane. Buonissimi sono gli scialatelli alla pecoraia con funghi e carne di maiale, le frittole, il cinghiale, la tiella con patate e baccalà o zucchine, il pecorino, la sopressata, il capicollo, la spianata calabrese, la sardella. E ancora le zeppolle, la pitta mpigliata, i turdilli e i mastacciuoli.

 

Condividi