Allerta Meteo: ciclogenesi tra Sicilia e mar Jonio causerà forte maltempo all’estremo sud, rischio di fenomeni molto intensi

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L’isolamento di una ciclogenesi fra Sicilia e Ionio acuirà sensibilmente l’ondata di maltempo al sud, attese precipitazioni abbondanti

Sarà una settimana veramente molto difficile e complessa, soprattutto per le nostre regioni centro-meridionali, in particolare Calabria e nord Sicilia, che dovranno fare i conti con precipitazioni veramente molto abbondanti, capaci di apportare significative criticità. Questo perché proprio al traverso delle nostre regioni meridionali stazionerà un fronte, semi-stazionario, che delimiterà l’area di confine fra masse d’aria molto diverse tra di loro. Già nelle scorse ore i primi intensi fenomeni temporaleschi hanno duramente colpito le aree interne della Campania e il Sannio, dove i forti rovesci e i temporali hanno provocato l’ingrossamento e l’esondazione di diversi corsi d’acqua, già sovracaricati dalle abbondantissime piogge cadute nei giorni scorsi, responsabili dell’evento alluvionale occorso nella città di Benevento.

fiume piena (2)Dal punto di vista sinottico la situazione appare molto complessa, con l’ormai ex “CUT-OFF” transitato sul nord Italia evoluta in una “Upper Level Low” che dall’Austria si sposterà verso la Slovacchia e il sud della Polonia, andandosi progressivamente a colmarsi. La debole avvezione di aria fredda in quota, associata all’ormai ex “CUT-OFF” transitato fra Alpi e pianura Padana, sta già cominciando ad interagire con il flusso di aria molto più calda, ma anche umida, in quota, dai quadranti sud-occidentali, richiamato dalla depressione in azione a largo delle coste dell’Algarve, che dal bacino centro-occidentale del Mediterraneo risale in direzione delle nostre regioni tirreniche. L’interazione fra le due differenti masse d’aria sta già favorendo la nascita di una linea di confluenza (convergenza) in quota che evolverà in una estesa “banda baroclina” quasi stazionaria tra la Sardegna, il medio-basso Tirreno.

anabwknaQuesta nuova “banda baroclina”, indicante la linea di separazione delle masse d’aria, rimarrà semi-stazionaria sulle regioni meridionali tirreniche, dalla Campania alla Calabria tirrenica, estendendosi nel corso della serata fino alla Sicilia, dove si sono verificati i fenomeni precipitativi più intensi. Tale “banda baroclina” sarà caratterizzata dalla separazione di masse d’aria molto differenti fra loro, per temperatura, direzione, grado igrometrico ed elettrico. In pratica, l’aria più fredda che scivola lungo il bordo più orientale del promontorio anticiclonico atlantico, che dalle Azzorre si estende fino al Regno Unito e alla Francia, si contrapporrà con il modesto flusso dai quadranti meridionali presente sui mari dell’Italia meridionale, creando questa estesa area di confluenza che innescherà forti moti convettivi e le associate intense precipitazioni che investiranno gran parte del centro-sud, a cominciare dalla Campania, Basilicata, Molise, nord Puglia, Calabria e in seguito pure la Sicilia.

Il complesso quadro sinottico delle scorse ore che mette in evidenza lo sviluppo di questa "banda baroclina" al traverso dell'Italia
Il complesso quadro sinottico delle scorse ore che mette in evidenza lo sviluppo di questa “banda baroclina” al traverso dell’Italia

Ai fattori dinamici, nei bassi strati, se ne sommeranno altri in quota, come il transito, nell’alta troposfera, di un ramo del “getto sub-tropicale”, in scorrimento sopra l’Atlante Algerino, il quale con il suo passaggio inasprirà l’attività convettiva sul mar Tirreno, spingendo i principali nuclei convettivi sulle regioni centro-meridionali, con un maggiore coinvolgimento della Basilicata e Calabria tirrenica, e dalla nottata pure della Sicilia settentrionale che vedrà piogge veramente abbondanti, almeno fino alla giornata di giovedì. In queste situazioni, soprattutto nella stagione autunnale, in un contesto energetico molto elevato, il passaggio in alta quota della “corrente a getto sub-tropicale” determinerà un netto rinvigorimento del “wind shear verticale” (e della divergenza) in quota, rafforzando notevolmente l’attività convettiva, con lo sviluppo di intensi “Clusters temporaleschi” che verranno ingrossati dal calore latente fornito dall’ancora calda superficie marina del Tirreno e dalla presenza di una ventilazione meridionale nei medi e bassi strati.

PPVJ8999Questo processo renderà la fascia di intensa instabilità “baroclina” stazionaria per molte ore, nell’asse compreso fra la Sardegna e la Campania, contribuendo ad autoalimentare il continuo sviluppo di sistemi convettivi “Multicellulari” che continueranno ad apportare persistenti e diffuse precipitazioni su tali aree, con apporti che in appena 24 ore hanno sfondato la soglia dei 100-150 mm, con accumuli localmente superiori (anche oltre 200 mm) sulle aree pedemontane della Calabria e sul nord della Sicilia, dove le forti precipitazioni potrebbero creare dei disagi. La fase più acuta di questa severa ondata di maltempo si avrà proprio domani, causa la sovrapposizione di una saccatura, in ingresso dalla Francia, sopra l’estesa “banda baroclina” (e l’associato fronte stazionario). Sarà proprio l’ingresso di questa saccatura in quota, sopra la “banda baroclina” posizionata sul basso Tirreno, ad aprire i giochi, fungendo da innesco per un processo ciclogenetico sui mari che circondano l’Italia.

Lo schema che raffigura il processo ciclogenetico secondo secondo l’”IPV-thinking“
Lo schema che raffigura il processo ciclogenetico secondo secondo l’”IPV-thinking“

Per la teoria “baroclina” a due livelli una saccatura in quota che si muove sopra una preesistenza zona “baroclina”, nei bassi strati, può implicare lo sviluppo di una ciclogenesi che tenderà a strutturarsi alle varie quote. Questo tipo di sviluppo può essere inteso anche secondo l’”IPV-thinking“. L’effetto di innesco (“triggering”) della circolazione depressionaria avviene sempre ad opera di una ondulazione della tropopausa. Supponiamo che una anomalia positiva della “vorticità potenziale isoentropica”, generata dal passaggio di una ondulazione della tropopausa, sia trasportata e sovrapposta ad una zona frontale nei bassi strati. L’anomalia positiva della “vorticità potenziale isoentropica”, in questo caso, indurrà la formazione della circolazione ciclonica, generandone una deformazione ad onda termica nei bassi strati. Conseguentemente a questa prima azione di “forcing” l’avvezione calda ad est del minimo barico determinerà una anomalia di temperatura potenziale positiva, mentre ad ovest del minimo l’avvezione fredda determinerà una anomalia di temperatura potenziale negativa.

0E_bo10ar_Temp@500_GH_Europe_2015102203Lungo la linea di demarcazione tra le due avvezioni nei bassi strati si genererà una intensificazione della circolazione depressionaria che andrà quindi ad interagire in quota con l’anomalia positiva di vorticità potenziale. Quest’ultima, a sua volta, raggiungerà più facilmente la circolazione “baroclina” nei bassi strati, forzandola per una seconda volta. L’effetto sinergico della circolazione a due livelli determinerà una mutua amplificazione che si estenderà a tutta la colonna d’aria ed evolverà in una ciclogenesi strutturata nei medi e bassi strati. Nella giornata di mercoledì l’ulteriore espansione, in senso zonale, dell’anticiclone delle Azzorre verso la Francia, il Belgio, l’Olanda e la Germania, con un cuneo a nord delle Alpi, avrà il merito di spingere il flusso più freddo “retrogrado”, attivo sul bordo orientale della struttura anticiclonica, verso latitudini più meridionali, nel cuore del bacino centrale del Mediterraneo, dove si attiverà una sostenuta, a tratti intensa, ventilazione dai quadranti nord-orientali che supererà la soglia d’attenzione fra il medio-alto Adriatico, il Tirreno centro-meridionale e lo Ionio.

08_bo10ar_TPrec12_GH_TCK_Europe_2015102206La spinta dell’anticiclone oceanico fin verso il centro Europa, inoltre, favorirà anche il definitivo isolamento di una depressione extratropicale a carattere freddo, sul medio Tirreno, che verrà alimentata in quota da una intensa avvezione di vorticità positiva indotta dal passaggio del “getto sub-tropicale”, sul lato meridionale della circolazione ciclonica, mentre un ramo derivato del “getto polare” in uscita “retrograda” dai Balcani, borderà il sistema sul lato settentrionale e occidentale, acuendo la vorticità positiva e quindi favorendo un approfondimento della ciclogenesi che entro fine scadenza (mercoledì) si sposterà sullo Ionio, esaltando il carico precipitativo sulle coste ioniche di Calabria e Sicilia per il “forcing” orografico imposto dai venti da NE ed E-NE. In particolare le coste del catanzarese, reggino ionico e messinese potranno vedere gli accumuli pluviometrici più abbondanti, con picchi fino a 150-200 mm.

Il passaggio del "getto sub-tropicale" con un "Jet Streak" a sud della Sicilia che rinvigorisce la ciclogenesi
Il passaggio del “getto sub-tropicale” con un “Jet Streak” a sud della Sicilia che rinvigorisce la ciclogenesi

Questa giovane ciclogenesi trovandosi lungo l’uscita sinistra del “getto polare”, e venendo toccata più a sud dal “getto sub-tropicale” che presenterà anche un “Jet Streak”, rischia di approfondirsi sensibilmente nel corso di mercoledì, muovendosi verso il basso Tirreno, in direzione dello Ionio, con un elevato quanto ristretto “gradiente barico orizzontale” che favorirà un ulteriore intensificazione della ventilazione nord-orientale e settentrionale, nei bassi strati, fra le regioni adriatiche, quelle tirreniche (grecale) e l’estremo sud (tramontana), dove i venti a tratti supereranno la soglia d’attenzione. Questa ventilazione settentrionale spingendo aria decisamente più fredda di matrice continentale, aspirata direttamente dai Balcani e dalla pianura Ungherese, determinerà anche un marcato calo termico, molto sensibile a partire dalle giornate di mercoledì e giovedì.

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