Uno studio ha dimostrato come l’inquinamento dell’aria abbia provocato ben tre milioni di morti all’anno e secondo gli esperti, entro il 2050, la stima si aggirerà intorno ai 6,6 milioni. Ecco le cause primarie che producono inquinamento atmosferico
Ancora una volta sono i dati che fanno raggelare la terra: nel mondo si contano all’incirca tre milioni di morti prematuri all’anno a causa dell’inquinamento dell’aria.
Addirittura secondi gli esperti la cifra potrebbe raddoppiare e sfiorare i 6,6 milioni entro il 2050. Sotto l’occhio del ciclone il particolato fine, il PM2.5 costituito da particelle di diametro inferiore a 2,5 micrometri, che possono penetrare durante la respirazione nei polmoni e apportare ingenti danni alla salute dell’organismo.
Come riportato dalla rivista Le Scienze, lo studio è stato effettuato dai ricercatori del Max Planck Institut per la chimica atmosferica a Mainz e della Harvard School of Public Health a Boston; secondo gli esperti il problema si intensifica ulteriormente nelle zone dell’Asia mentre in Europa e in America , grazie alle misure di prevenzione e gli interventi normativi pattuiti, la situazione risulta essere meno grave, ma il problema persiste ugualmente.
Ovviamente la causa principale dell’inquinamento atmosferico è prodotto dalla combustione generata dai riscaldamenti e dallo smaltimento dei rifiuti. Addirittura pare che anche l’Agricoltura faccia la sua parte a causa delle sostanze inquinanti contenute all’interno di fertilizzanti e degli alimenti per il bestiame.
Sempre presente sul banco degli imputati, stavolta il tanto discusso traffico si aggiudica il terzo posto come cause inquinanti anche se urge fare una precisazione a riguardo: a livello globale inciderebbe il 5%, ma se si considerano singolarmente i diversi Stati, si nota come in America , Regno Unito e Germania abbia causato il 20% delle morti premature. Ancora più allarmante se si considera che in Brasile l’inquinamento atmosferico è dovuto dagli incendi appiccati per la deforestazione.