Previsioni Meteo: dicembre inizia con anticiclone e clima mite, ma attenzione al raffreddamento sulle pianure dell’est Europa,

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Nel medio termine non si possono escludere delle infiltrazioni fredde da est, soprattutto sulle regioni meridionali

Anche se è vero che nei prossimi giorni lo spanciamento dell’anticiclone delle Azzorre sul bacino del Mediterraneo, indotto da una nuova intensificazione del flusso zonale in uscita dal continente nord americano, causerà un lungo periodo di stabilità e di tempo stabile e molto mite, bisognerà fare attenzione alle possibili infiltrazioni di aria fredda che scivoleranno lungo il bordo orientale di questa figura anticiclonica. Difatti mentre l’alta pressione oceanica si impossesserà del bacino del Mediterraneo il flusso principale perturbato che scorrerà a gran velocità sopra i 50° di latitudine nord presenterà al proprio interno diverse ondulazioni che dal nord Atlantico, sotto la spinta degli impetuosi “Jet Streaks” (massimi di velocità del “getto polare”) si muoveranno molto rapidamente verso il cuore dell’Europa centrale.

12314046_495469983956212_1735873168603752323_nTali ondulazioni avvetteranno su questa masse d’aria piuttosto fredde, d’estrazione polare marittima, pronte a “continentalizzarsi” parzialmente sopra i bassopiani e le pianure dell’Europa centro-orientale, fra Germania, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria e Ungheria, dove le temperature subiranno un vero e proprio tracollo, con gelate diffuse nelle ore notturne. Parte di quest’aria molto fredda scivolando sulla pianura Ungherese e verso i Balcani, “continentalizzandosi” ulteriormente nei bassi strati, aggirando il bordo più orientale del promontorio anticiclonico sub-tropicale, sotto correnti dai quadranti settentrionali, tendenti a piegare più da N-NE e NE in corrispondenza del medio-basso Adriatico e dello Ionio, potrebbe raggiungere o interessare di striscio le nostre regioni meridionali entro il prossimo fine settimana, dove si potrebbe registrare anche un consistente calo termico nel caso in cui i massimi barici al suolo, superiori ai 1030 hpa, si posizioneranno fra la Germania meridionale, l’Austria e la Croazia.

12278683_10207225577591349_1544428502775102819_nInsomma non è ancora detto che questo anticiclone “interciclonico” possa portare tempo stabile, con nebbie e foschie da inversione termica su valli e pianure del nord, e temperature di gran lunga superiori alle medie stagionali sull’intero territorio nazionale. Specialmente ora che nei vicini Balcani e sulle pianure danubiane nei bassi strati, complice anche la scarsa insolazione di Dicembre, sì isolerà un primo “cuscino di aria fredda” (il cosiddetto “lake cold”), non facile da scalfire, con un campo termico caratterizzato da isoterme negative. Ed in caso di una distensione della coperta anticiclonica verso l’Europa centro-orientale l’attivazione di un flusso “retrogrado”, o parzialmente “retrogrado”, sul lato più meridionale dell’impalcatura anticiclonica rischierebbe, già nel medio termine, di pilotare una parte di quell’aria fredda polare marittima continentalizzata, soprattutto nei bassi strati, verso le nostre regioni più meridionali e le coste del basso Adriatico, attraverso l’attivazione di una debole-moderata ventilazione di tramontana e grecale (primo quadrante) che potrebbe far calare le temperature, anche su valori al di sotto delle medie del periodo.

avnpanel1Est che raffreddandosi potrebbe tornare ancora protagonista nel periodo natalizio, tentando più volte di scardinare la figura anticiclonica, iniziando ad eroderla proprio dal suo bordo più orientale. Ipotesi tutte da valutare e soprattutto confermare con gli aggiornamenti dei prossimi giorni.

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