Il 13 novembre del 1460, quando la costa africana era stata esplorata fino all’attuale Sierra Leone, Enrico morì a Cabo de Sagres
Nato nel 1394, figlio cadetto del re del Portogallo Giovanni I, Enrico può essere considerato il promotore dell’impero coloniale portoghese: organizzò numerose spedizioni marittime tanto da valergli l’appellativo ‘il Navigatore’. Scoprì Madera, le Azzorre, le isole di Capo Verde veleggiando al largo della costa africana fino alla foce del Senegal. La riscoperta di Madera e Porto Santo, avvenute intorno al 1419 per opera di João Gonçalves Zarco e Tristão Vaz Teixeira, furono tra i primi risultati di queste intense attività di navigazione.
Il 25 maggio 1420, Enrico venne anche nominato Gran Maestro dell’Ordine del Cristo, un ordine religioso e militare, carica nella quale si identificherà per tutta la sua vita di appassionato cristiano. Per quanto riguarda l’esplorazione dell’Oceano Atlantico, la nomina si rivelò fondamentale dato che grazie alle ingenti rendite dell’Ordine vennero finanziate le spedizioni atlantiche. Alla morte del padre, avvenuta nel 1433, il fratello Duarte salì al trono con il nome Edoardo I e gli concesse un quinto dei proventi commerciali ottenuti dalle zone appena scoperte, oltre che l’esclusiva del diritto di esplorazione oltre Capo Bojador, ovvero il punto più meridionale sulla costa dell’Africa conosciuto in Europa.. Anzitutto per la disastrosa spedizione di Tangeri del 1437 e poi per la disputa per la reggenza.
Il regno di Edoardo ebbe vita breve: morì dopo solo cinque anni e la reggenza, che sarebbe dovuta andare al nipote minorenne Alfonso V, fu motivo di disputa tra la regina madre, Eleonora, appoggiata dal fratellastro di Enrico, Alfonso, conte di Barcelos e futuro duca di Braganza, e il fratello Pietro. Nel dicembre del 1439 fu proprio quest’ultimo che riuscì a spuntarla, avendo la meglio sui propri avversari. Anche Enrico lo appoggiò e continuò a sostenerlo anche durante tutto il periodo della reggenza (1440-1448), vedendo così riconfermati tutti i dei suoi privilegi. Nel 1441, dunque, riprese i propri viaggi di esplorazione, continuando nel frattempo a colonizzare le Azzorre.
Le spedizioni navali ebbero nuovo impulso anche grazie allo sviluppo di un nuovo tipo di nave, la Caravella, in grado di reggere meglio il burrascoso oceano Atlantico. Uno dei principali obiettivi di Enrico era quello di riuscire ad aggirare le rotte carovaniere del Sahara e rendere accessibili via mare le ricchezze dell’Africa meridionale. E riuscì nel suo intento. Nel 1460, quando la costa africana era stata esplorata fino all’attuale Sierra Leone, Enrico morì a Cabo de Sagres. Era proprio il 13 novembre.