Secondo una recente indagine, il numero delle aziende impegnate nella lotta al cambiamento climatico è aumentato ma è ancora troppo poco
Il cambiamento climatico è all’ordine del giorno. Tra specie di animali a rischio estinzione, habitat che presto spariranno e cibi che non assaporeremo più; ci sono anche delle notizie positive. Molte aziende, infatti, sono impegnate da diverso tempo nella lotta al cambiamento climatiche. Protagoniste assolute sono Apple, Microsoft e Google. Dal rapporto di Cdp, che ha esaminato circa 2mila tra le più grandi imprese mondiali quotate in Borsa, sono state promosse 113 compagnie tra cui Intesa Sanpaolo, FCA, Yoox e, allo stesso tempo, sottolineato che imprese come Facebook, Amazon, Netflix e Luxottica non siano in linea con la lotta al riscaldamento globale. Rispetto al 2010 è raddoppiato il numero di aziende, che hanno messo in campo iniziative che promuovono i tagli della CO2. Di queste, il 36% ha deciso di utilizzare energie rinnovabili. Nonostante questo netto miglioramento, sono ancora pochi i casi in cui gli obbiettivi sono in linea con quelli fissati dal Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Ipcc), secondo cui le emissioni globali devono ancora scendere tra il 41 ed il 72% entro il 2050, per evitare così l’aumento di 4° C delle temperature.